Viviana Altamura è una docente presso l’istituto Casagrande e assessore al Welfare di Terni.
1)Proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-La nostra Umbria ha un potenziale straordinario, ma dobbiamo agire in modo concreto per valorizzare ogni sua peculiarità. Bisogna sviluppare una strategia di crescita che parte dalle infrastrutture, fondamentali per collegare meglio le aree interne con i centri città. Questo significa investire in infrastrutture digitali per consentire alle piccole imprese di competere sui mercati globali. Importante creare una linea ferroviaria dell’alta velocità che colleghi Roma -Terni in 40 minuti e altrettanto sulla tratta Terni – Perugia. Voglio inoltre promuovere l’occupazione e rafforzare le opportunità per i giovani, è un mio obiettivo primario: significa avvicinare la scuola e l’università al mondo del lavoro, sostenendo percorsi di formazione mirati e creando spazi di incubazione per l’innovazione. Credo fermamente che il rilancio della nostra regione debba partire da qui: dalla valorizzazione delle nostre risorse e da politiche di sviluppo che promuovano benessere di uso e pari opportunità per tutti gli umbri, creando così una regione più equa, prospera e accessibile.
2)Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell’ottica di città dinamiche
-I centri delle nostre città devono tornare a essere il cuore pulsante della comunità, spazi dove le persone si incontrano, condividono, vivono la città. Per rivitalizzare i centri cittadini dobbiamo creare le condizioni affinché diventano dinamici, attrattivi e sicuri. In tale contesto si inserisce ciò che ho proposto riguardo a portare l’università in centro città per rendere il centro cittadino popolato da giovani con tutte le ricadute positive del caso. Parallelamente, dobbiamo sostenere il commercio locale, incentivando l’apertura di nuove attività che rispondano ai bisogni dei residenti e dei turisti. La sicurezza urbana è un aspetto centrale: dobbiamo implementare politiche di prevenzione e controllo che rendano i nostri centri vivibili e sicuri a tutte le ore. Inoltre, credo sia essenziale favorire una cultura della partecipazione e dell’inclusione. Mi impegno a creare spazi dove i cittadini, giovani e meno giovani, possano contribuire con idee e iniziative per rendere le nostre città più vivibili, sostenibili e attrattive per le nuove generazioni.
3)Piano regionale per la non autosufficienza: perché l’Umbria continua a negare l’assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili?
-Non è pensabile che ancora oggi nel 2024, si trascuri il diritto alla dignità e all’autonomia delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Le famiglie che ogni giorno si fanno carico dell’assistenza ai propri cari non possono essere lasciate sole: necessitano di sostegno reale e continuo. Il mio obiettivo è portare avanti un piano regionale per la non autosufficienza che fornisca davvero un sostegno finanziario ma anche morale a queste famiglie. Intendo lavorare affinché queste risorse siano disponibili e accessibili, e accompagnare l’assegno di cura con un potenziamento dei servizi domiciliari. Dobbiamo mettere a disposizione delle famiglie non solo un supporto economico, ma anche strutture e servizi che garantiscano un aiuto concreto e una qualità di vita migliore. La mia visione è quella di un’Umbria inclusiva, che non lascia indietro nessuno e riconosce il valore e la dignità di ogni individuo.