Si chiama “Insieme sostenibili” la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) costituita a Terni da dieci imprese del territorio che si sono unite per produrre, consumare e condividere energia prodotta localmente da impianti da fonti rinnovabili.
Nata da un’idea della società Garofoli nell’ambito del proprio piano strategico, con l’obiettivo di migliorare gli elementi della sostenibilità e aumentare l’autosufficienza nei consumi energetici, la CER è stata costituita con il coinvolgimento di Confindustria Umbria, Legacoop Umbria e Confartigianato Imprese Terni. La comunità energetica, tesa a fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri e alle aree locali in cui opera, ha la forma giuridica della cooperativa, si fonda sui principi della mutualità ed è senza fini di lucro.
Le imprese che hanno fondato questa nuova realtà sono: Bilatron, Coblight, CMT Cooperativa Mobilità Trasporti, Comunità Energetiche, Garofoli, MICH – Maestrale Innovation Creative Hub, Morelli Logistica & Servizi, Officine Bisonni, Pileri & C. e Sistematica.
La CER si propone anche di sviluppare e diffondere l’utilizzo e la produzione di energia in modo consapevole, ecosostenibile e partecipato ed ha come sede legale quella di Confindustria Umbria a Terni.
Nominato anche il Consiglio di amministrazione della CER che sarà formato da Paolo Garofoli (Garofoli) in qualità di Presidente e dai Consiglieri Vincenzo Briziarelli (Confindustria Umbria), Laura Caparvi (Umbria Energy), Michele Medori (Confartigianato Terni), Leonardo Pozzoli (Free Luce & Gas), Roberto Ricci (Sistematica) e Marco Rosati (CMT Cooperativa Mobilità Trasporti).
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato – sottolinea il Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli – che testimonia e rafforza ulteriormente l’impegno della nostra Associazione nella promozione delle comunità energetiche rinnovabili e delle opportunità da queste offerte. Questo progetto, frutto di un importante lavoro sinergico, riconosce il valore della condivisione come strumento strategico per agevolare lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica delle nostre imprese e dei territori. La diffusione delle comunità energetiche, che rappresentano un punto di incontro tra produttori e consumatori di energia, costituisce un fattore qualificante anche in chiave ESG e contribuisce a rendere il territorio maggiormente attrattivo”.
In particolare, la CER consentirà di condividere tra i membri l’energia rinnovabile prodotta, portando valore aggiunto al territorio: un meccanismo virtuoso con ricadute positive in termini di benessere della comunità e di partecipazione sociale. La CER prevede infatti la possibilità di coinvolgere in futuro altri soggetti, pubblici o privati, che intendono condividere le medesime finalità.