“Il Comune di Terni sta lavorando per arrivare all’accordo di programma e ha la soluzione vera e immediata per ridurre del 4% il costo dell’energia elettrica di Ast. Non è dovuto, per l’accordo di programma, ma si può fare”.
Parole scritte dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi su un post del suo Instagram.
Ha poi spiegato all’ANSA i dettagli della proposta, Sergio Cardinali, assessore comunale allo Sviluppo economico.
“La centrale Edison ‘turbogas a ciclo combinato’ presente nel polo chimico di Terni – dice – produce attualmente circa 10 MW a fronte di un potenziale di 100. Si tratta di energia ‘scontata’ del 30% perché non paga il vettoriamento, ovvero l’affitto della rete elettrica, in quanto non transita sulla rete energetica nazionale. Siccome anche Ast un tempo poteva contare su una rete interna analoga, collegata all’impianto di Galleto e utilizzata prima della nazionalizzazione dell’energia elettrica, quella prodotta dall’impianto Edison del polo chimico potrebbe essere
messa a disposizione delle acciaierie con innegabili vantaggi economici: un costo ipotetico di 120 euro per un MWh, scontato del 30%, potrebbe condurre ad un risparmio di circa 35 milioni di euro annui per Ast, ovvero ad un risparmio del 30% sul 10% dell’energia consumata annualmente”.
“Noi siamo pratici – ha sottolineato Bandecchi – a differenza della valanga di chiacchiere che ascoltiamo ogni giorno. Abbiamo già parlato con Edison che sarebbe ben disponibile a far marciare la centrale al 100%. Questa azione si può fare subito con la disponibilità di Regione e Governo, a cui intendiamo illustrarla a strettissimo giro. Il costo dell’energia elettrica è un problema nazionale ma noi, con praticità, abbiamo trovato la prima soluzione vera. Che non era dovuta, visto che nell’accordo di programma questo aspetto non è contemplato, ma che ci sembra utile e significativa”.