Il Bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, conferma il trend positivo del mercato del lavoro umbro, pur evidenziando una criticità crescente: più di un’assunzione su due è difficile da coprire per carenza di profili qualificati.
In provincia di Terni sono previste 1.210 assunzioni in questo mese do marzo e 3.760 nel trimestre marzo-aprile-maggio. Il 58% riguarda i servizi, il 70% delle aziende assumenti ha meno di 50 dipendenti. Qui il 13% delle assunzioni è destinato a figure qualificate e il 26% ai giovani under 30.
Un aspetto da evidenziare è la maggiore difficoltà di reperimento del personale nella provincia di Terni, dove il 56% delle assunzioni previste risulta di difficile copertura, un dato superiore alla media regionale che è del 54%. Questo valore indica una criticità più marcata rispetto a Perugia, dove la domanda di lavoratori è più diversificata tra settori e livelli di specializzazione.
Alcuni settori sono particolarmente colpiti dal problema della carenza di manodopera qualificata. La difficoltà di reperimento raggiunge il 66,5% per dirigenti e tecnici, mentre per i tecnici della salute si arriva addirittura all’84%. Tra le figure più ricercate ma difficili da trovare emergono fabbri ferrai e saldatori (75,7%), fondamentali per il settore manifatturiero e delle costruzioni.
Secondo il report Excelsior, il 29% delle assunzioni previste in Umbria riguarda giovani sotto i 30 anni. Tuttavia, le imprese segnalano una crescente difficoltà nel trovare lavoratori con competenze adeguate, soprattutto nei settori ad alta specializzazione come ingegneria, meccanica avanzata e programmazione informatica.
Per attrarre nuovi talenti, le aziende stanno puntando su percorsi di formazione e apprendistato, con focus su settori strategici per l’innovazione e la transizione ecologica.
Un altro aspetto rilevante è la prevalenza di contratti a termine. Solo il 26% delle assunzioni previste sarà stabile, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre il restante 74% sarà a tempo determinato o con durata predefinita. Questo dato sottolinea la difficoltà per molti lavoratori, specialmente giovani, di trovare un impiego duraturo e stabile.
“L’occupazione in Umbria è in crescita, ma la difficoltà di reperire lavoratori qualificati continua a rappresentare un ostacolo per lo sviluppo delle imprese – sottolinea Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria – Con oltre il 54% delle assunzioni difficili da coprire, diventa urgente rafforzare le strategie per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Servono percorsi di formazione più mirati, incentivi per le aziende che investono in competenze e programmi di orientamento già nelle scuole, affinché i giovani possano entrare nel mondo del lavoro con le giuste qualifiche. Inoltre, è fondamentale rafforzare le agevolazioni fiscali per le imprese che stabilizzano i contratti a termine, favorendo così una maggiore continuità occupazionale. Le istituzioni locali e nazionali stanno lavorando in questa direzione, ma serve uno sforzo condiviso tra pubblico e privato per garantire un mercato del lavoro più dinamico ed equilibrato. La crescita dell’occupazione deve andare di pari passo con la creazione di opportunità stabili e sostenibili nel lungo periodo. Si tratta di questioni ormai essenziali non solo per la quantità dello sviluppo, ma per la sua qualità sia economica che sociale”.