Il povero assessore Luca Tramini, e pure Giovanni Rubini, il suo collega, non sanno come fare per trovare spazi per la sosta: manderanno i turisti che arriveranno per Pasqua e Pasquetta, a Narni Scalo, nei parcheggi della Stazione Ferroviaria, che in quei giorni sono vuoti. Ed hanno già emanato una “circolare”.
Ovviamente, loro non hanno colpa se nel centro storico, che è quello appetito, non ci sono spazi ed anzi parte di quelli che c’erano, sono stati notevolmente ridotti da lavori pubblici, che sono sembrati indifferibili.
Ed ecco che viene sfornata la soluzione della “navetta”, sempre attuale ma scomodissima, con una novità: si dovrà fare il biglietto perché il Comune non ha soldi per pagare Busitalia. E’ che il costo di una corsa è di un euro e trenta centesimi. Ma le corse sono due, andata e ritorno, e quindi la spesa diventa due euro e sessanta. Per una coppia farebbe cinque euro e venti. E per una famiglia, diciamo, di quattro persone? Sono oltre dieci euro, che è di fatto una tassa per i visitatori! E ancora: per come impazzisce il traffico nei giorni di punta, non si esclude che anche qualche narnese sia costretto a scendere allo Scalo. Insomma una non soluzione.
Chi gira per il mondo sa che simili taglieggiamenti non sono ben accetti. Si rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto sull’accoglienza. Ma i parcheggi, come tutti i narnesi sanno, non ci sono e nemmeno si vedono lavori per costruirli, solo nuove strade per portare ancora più autovetture.
Fa specie che una delegazione dell’Amministrazione sia scesa a visitare il Campo di sant’Alfio nella necessità di trovare spazi. Rimane strano che non si è accorta che il Suffragio si trova a trecento metri in linea d’aria. Tanto per dire, quelli che dividono il megaparcheggio a valle di Todi dal centro storico. Ah, però lì c’è un ascensore inclinato gratuito…