foto di copertina da www.ternanacalcio.com
Passano inesorabilmente i giorni nel ritiro di Castel Rigone e di quei giocatori che Carbone ne ha invocato l’arrivo e Pagni promesso al momento nemmeno l’ombra.
Ci sono i soliti, quelli partiti da Terni lunedì, ai quali si è aggiunto Falletti, ma mancano coloro che dovrebbero rinforzare una squadra che ha chiuso a quota 20 punti il girone di andata e che nel ritorno ne deve assolutamente fare almeno 8 in più.
Carbone e Pagni continuano a dire che per le operazioni intavolate dalla Ternana occorre tempo e pazienza.
Qualcosa, però, non quadra perchè quei giocatori contattati e trattati hanno preso altre strade salutando sia il ds che il tecnico rossoverde e dando l’impressione ( si spera che sia solo tale ) di una impotenza che blocca il mercato di rafforzamento.
Risorse insufficienti? Allora come si giustificano le assicurazioni date da Simone Longarini ai tifosi di voler mantenere assolutamente la categoria e come si coniugano le esigenze manifestate dal tecnico rossoverde di voler avere a disposizione i nuovi nei primi giorni del ritiro invernale con l’immobilismo che ha caratterizzato questi primi 10 giorni di mercato?
Qualcuno che glielo faccia capire a Simone Longarini che i giocatori, quelli bravi, quelli che possono cambiare il rendimento e la compattezza di una squadra non si accontentano del salary cap, ma pretendono un compenso adeguato al loro valore ed al contributo che possono apportare alla squadra, al gioco della stessa ed ai risultati.
Poi sta all’allenatore, al ds scegliere quei calciatori che siano in grado di rispondere a quelle doti sopra descritte, giocatori motivati ed in piena efficienza fisica perchè la Ternana, così come è messa in graduatoria, non è in grado di aspettare alcun elemento. Sta a loro, insomma, non sbagliare e a Longarini di fare uno sforzo in più per cullare le chanches di salvezza.
Del resto una retrocessione in Lega Pro sarebbe un bagno di sangue e comporterebbe un grave danno economico. Un danno sicuramente più grande delle risorse che il mercato richiede per una razionalizzazione e rafforzamento della squadra a gennaio.
Ad esser sinceri non abbiamo ancora capito quali possano essere i programmi che Simone Longarini ha per questa Ternana e quali idee abbia per salvaguardare la categoria. Non lo sappiamo ma riteniamo che sia giunta l’ora di allentare i cordoni della borsa ed avallare qualcuna delle operazioni intavolate perché è anche difficile credere che i calciatori contattati abbiano scelto altre strade perché la Ternana è così messa male in classifica. Basta guardare la classifica, molte squadre nel giro di pochissimi punti, infatti, per capire che non può essere solo ed esclusivamente quella la motivazione che induce ad una rinuncia ad indossare la maglia rossoverde.
” I giocatori ce ne sono tanti ” hanno detto in coro in conferenza stampa Carbone e Pagni, ma non sono moltissimi, aggiungiamo noi, quelli bravi, quelli che cambiano il volto di una squadra. E siccome la Ternana ha bisogno di quei giocatori è bene che il ds acceleri i tempi per venire a capo della situazione.
La stessa accelerazione impressa al rinnovo del contratto di Meccariello, per il quale sinceramente si poteva anche aspettare visto che era in scadenza al 30 giugno del 2018. Siamo contenti per Biagio, ma di cose più urgenti ce n’erano molte di più da fare a meno che non si sia andati incontro alle esigenze del giocatore che per restare ha chiesto il prolungamento del contratto.
Insomma, chi ha tempo non aspetti tempo, recita un vecchio adagio che può essere citato ad hoc per la posizione della Ternana. Con l’aggravante, però, che la Ternana non ha nemmeno il tempo di aspettare. Purtroppo!