“Ogni nostro sforzo è indirizzato per un verso all’assistenza alla popolazione, con la realizzazione di soluzioni abitative, e per l’altro verso per avviare la ricostruzione sia delle attività economiche e produttive che delle abitazioni private”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della riunione del Comitato istituzionale dell’Umbria, che si occupa della gestione dell’emergenza e della ricostruzione post sisma, svoltosi questo pomeriggio a Perugia, a Palazzo Donini, cui ha preso parte – tra gli altri – anche il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
La presidente Marini, anche nella veste di vice commissario, ha innanzitutto manifestato “apprezzamento”, per la definitiva approvazione anche da parte della Camera dei Deputati, della conversione in legge del “decreto terremoto”. La presidente, inoltre, ha sottolineato il fatto che parallelamente alle attività di assistenza alla popolazione ed all’avvio della ricostruzione, si stanno predisponendo gli interventi necessari al ripristino della viabilità, alla messa in sicurezza delle scuole e dei beni culturali.
Nel corso della riunione il direttore della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti, ha svolto una dettagliata informativa per fare il punto sul complesso delle attività in atto, con particolare riferimento alle procedure relative al censimento dei danni ed alla verifica di agibilità degli edifici attraverso i cosiddetti “sopralluoghi fast”, per definire innanzitutto quali e quanti siano gli immobili agibili e quelli non agibili. Questi ultimi saranno successivamente sottoposti anche alla verifica AeDES, per la puntuale definizione del livello di danneggiamento. Attività, questa, necessaria anche per una più puntuale ricognizione del fabbisogno delle “soluzioni abitative emergenziali”, ovvero le “casette”.
Al momento le verifiche “fast” effettuate sono circa 12 mila, e da queste è emerso che il 64 per cento degli edifici risulta agibile (circa 5600), con percentuali però che per il Comune di Norcia scende al 29 per cento, per quello di Preci l’agibilità degli edifici è del 55 per cento, e del 58 per cento per i Comuni di Sellano e Poggiodomo e del 60 per cento per quello di Sellano.
Altri argomenti discussi nel corso della riunione sono stati quelli relativi all’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento delle macerie derivanti da demolizioni o crolli connessi agli eventi sismici; l’ordinanza per la delocalizzazione temporanea delle imprese o attività economiche; l’assegnazione del personale per i Comuni; l’esame delle procedure relative alle operazioni di messa in sicurezza di edifici.
Il Commissario Errani, per parte sua, ha voluto ribadire il grande impegno di tutti “soprattutto su scuole e lavoro, per consentire una celere ripresa economica, condizione questa indispensabile per il mantenimento del carattere identitario dei territori ed evitare lo spopolamento di queste importanti aree del Paese”. Errani ha altresì sottolineato come “molto importante è anche la semplificazione delle procedure sia per la definizione dei danni, che per gli interventi di ripristino di immobili con un danneggiamento lieve, già effettuabili, così come previsto dalle ordinanze commissariali”.
Infine, il Commissario per la ricostruzione ha ricordato anche l’obiettivo di poter realizzare in qualche modo un luogo di culto per ogni comunità.