Nella notte fra il 21 e il 22 ottobre i carabinieri di Terni sono intervenuti in un’abitazione del centro storico cittadino allertati da una telefonata pervenuta al numero unico 112.
Una donna sosteneva che il figlio, che aveva un divieto di avvicinamento, stava tentando di entrare nella sua casa.
Si trattava di un 39enne di origini tunisine che, dopo aver tentato di scardinare il portone d’ingresso, si era dato alla fuga per il timore (giustificato) che la madre stesse chiamando le forze dell’ordine. L’uomo è stato rintracciato, dopo un breve inseguimento, in piazza Solferino.
Dagli accertamenti è emerso che nei suoi confronti pendeva un divieto di avvicinamento alla madre per i maltrattamenti a lei causati.
È stato quindi trattenuto in camera di sicurezza e, ieri mattina, il giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo della dimora nel comune di Terni con divieto di uscire, nelle ore notturne, dalla propria abitazione.