La famiglia Rizzo, credendo nella validità del progetto stadio clinica (in Ternana Calcio), ha deciso di investire in Umbria e soprattutto a Terni e provincia, con la convinzione di poter creare lavoro e infrastrutture, in un polo di eccellenza sanitario-sportivo, coinvolgendomi nel progetto”.
Massimo Ferrero, consulente della famiglia Rizzo per quel che riguarda la Ternana, affida all’Ansa il pensiero suo e della proprietà sulla situazione del progetto stadio-clinica.
“Non ho accettato di venire a Terni per vedere le meravigliose cascate della Marmore, ma ho accettato di venire a Terni a lavorare, per cercare di rimettere insieme i cocci della Ternana calcio. All’interno della società – ha sostenuto ancora Ferrero – abbiamo trovato una situazione economico-finanziaria disastrosa e nonostante tutto ci siamo rimboccati le maniche e stavamo lavorando a testa bassa per risolvere il problema, onorando e pagando tutti gli stipendi entro i termini federali e rispettando gli impegni assunti nei confronti dei tifosi. Dopo appena un mese dal nostro insediamento ci siamo invece trovati travolti da vicende politiche che nulla c’entrano con il calcio e con il benessere della collettività. Abbiamo subito un attacco da quelle stesse istituzioni che avrebbero dovuto difenderci e tutelarci”.
“La presidente della Regione Stefania Proietti – ha affermato ancora Ferrero -, anziché cercare di trovare una soluzione alla vicenda, ha preferito tacere, anzi ha elogiato l’iniziativa imprenditoriale della famiglia Rizzo. Solo dopo che le scadenze federali erano state rispettate e pagate, ha fatto notificare un ricorso all’ultimo minuto ed ha illuso la famiglia Rizzo e tutti i tifosi della Ternana calcio chiedendo un incontro chiarificatore, ma subito dopo il pranzo con la presidente Rizzo ha fatto depositare il ricorso. Mi sembra di stare su Scherzi a parte, non capisco quale istituzione mette a rischio posti di lavori ed investimenti sul suo territorio solo per una diatriba politica con il sindaco di un Comune.
Perché la signora presidente non ha richiesto tavoli chiarificatori prima di presentare il ricorso? Perché sapeva ed ha taciuto? Chi risarcirà ora la famiglia Rizzo e di conseguenza la Ternana calcio, che proprio sulla chiusura positiva della Conferenza dei servizi decisoria promossa dalla Regione Umbria e della successiva determina di presa d’atto del superamento delle prescrizioni che autorizzava il progetto stadio clinica e sul silenzio della Regione Umbria aveva creato un legittimo affidamento nell’investimento? Chi risarcirà i tifosi che non avranno uno stadio?”.
“Il Comune nella persona del suo sindaco – ha ribadito Ferrero – ci ha fornito un progetto valido che prevedeva uno sviluppo imprenditoriale serio e sostenibile, nell’interesse della città e provincia di Terni e della Ternana calcio nella piena legalità e legittimità delle previsioni della legge stadi, in maniera innovativa ed emancipata, la Regione ci ha distrutto tutto. Nessun finanziatore crede più che questo progetto si possa realizzare dopo il ricorso amministrativo e le parole della presidente della Regione, visti i tempi della giustizia. I tifosi non devono farsi prendere in giro da finte dichiarazioni possibiliste del progetto, le soluzioni della Regione non sono attuabili nel breve periodo. Se dopo anni dalla chiusura positiva della Conferenza di servizi decisoria siamo qui a rimettere tutto in gioco come si può pensare che si risolva tutto nel breve. Chiederò al sindaco un incontro affinché possa aiutarci ad uscire da questo impasse politico che non ci appartiene. Senza se e senza ma”.














