A Terni i dipendenti di Unicoop Etruria in sciopero si sono ritrovati davanti al Superconti di Cospea, non a caso, visto che è uno dei punti vendita destinato a essere a ceduto. Per loro la sgradita sorpresa che il Superconti era comunque aperto, così come gli altri punti vendita. Solo il Superconti di Orte ha chiuso.
“Questo perché – ha detto Lucia Rossi della Filcams Cgil – i direttori hanno aperto e la Cooperativa ha chiesto gli straordinari e di raddoppiare i turni a coloro che non aderivano allo sciopero. Ne chiederemo conto alla Cooperativa perché sostituire lavoratori in sciopero è inaccettabile, non è corretto”.
Comunque, “la risposta di oggi – ha aggiunto Rossi – ci consentirà di affrontare la trattativa ed evitare gli esuberi che sono stati dichiarati. La mobilitazione prosegue perché non condividiamo la scelta della Cooperativa di chiusure ed esuberi a seguito della fusione”.
“Una vertenza gravosa che mette in difficoltà 180 lavoratori, già dichiarati come esuberi – afferma Fabio Benedetti segretario organizzativo della Uil Umbria – la colpa e la responsabilità di questa situazione – ha aggiunto – vanno date alle gestioni e alla dirigenza degli ultimi anni. Sulle dismissioni dei punti vendita siamo al semplice parlare ed, eventualmente, bisogna capire chi li prende, con quali contratti, con quali tipo di garanzie per i lavoratori che oggi ci sono”. Benedetti si rivolge poi alle istituzioni: “Ci aspettiamo che facciano il loro percorso, la regione Umbria ha assicurato una cabina di regia che seguirà questa vicenda, lunedì 22 dicembre avremo un incontro con la presidente e l’azienda che, speriamo, possa fare un passo indietro”.













