Lo studio 1 del Caos – Centro arti opificio Siri di Terni ha ospitato l’evento finale del progetto di musicoterapia “Suoni d’Argento”, promosso e organizzato dalla cooperativa sociale La Speranza, dedicato al benessere psicofisico delle persone anziane.
L’iniziativa ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso innovativo avviato nei mesi scorsi grazie al finanziamento del bando Carit, con l’obiettivo di valorizzare la musicoterapia come strumento terapeutico, preventivo e di integrazione sociale per gli over 65.
Nel corso dell’evento sono stati restituiti alla cittadinanza e alle istituzioni i risultati di un progetto che ha coinvolto numerosi anziani del territorio, attraverso incontri strutturati e condotti da professionisti del settore. Le attività hanno favorito stimolazione cognitiva, emotiva e motoria, contribuendo a contrastare l’isolamento sociale e a migliorare la qualità della vita dei partecipanti.
Fondamentale il lavoro di rete che ha accompagnato l’intero percorso: accanto alla cooperativa La Speranza, hanno collaborato i Comuni di Terni e Narni e diverse realtà associative del territorio, tra cui Arci comitato provinciale di Terni, Auser Terni, associazione Steel Bay e Cesvol Umbria, garantendo un approccio multidisciplinare e diffuso.
Durante l’incontro conclusivo è stato sottolineato come la musica si sia rivelata un potente veicolo di relazione, socializzazione e memoria. Attraverso canti, suoni e ascolti condivisi, gli anziani hanno potuto riattivare ricordi, emozioni e competenze personali, rafforzando il senso di appartenenza e partecipazione alla comunità.
A rimarcare il valore dell’esperienza anche le parole dello psicologo Piergiorgio Marchesi e del presidente del centro sociale Polymer Marcello Bizzotti, che hanno definito la musicoterapia “un percorso preventivo e terapeutico capace di offrire sostegno psicologico e nuove opportunità di integrazione sociale”, evidenziando come il patrimonio sonoro e musicale di ogni individuo anziano diventi uno strumento centrale nella relazione e nella cura.
L’evento al Caos ha quindi rappresentato non solo la chiusura di un progetto, ma anche un punto di partenza per nuove riflessioni sulle politiche di welfare di comunità e sull’importanza di investire in pratiche culturali e terapeutiche inclusive, capaci di mettere al centro la persona anziana e le sue relazioni.
Tania Martellotti, presidente della cooperativa La Speranza e lo staff del progetto (Nicola Pressi – coordinatore, Beatrice Giaccaglia – musicoterapista, Piergiorgio Marchesi – psicologo) hanno comunicato l’intenzione di continuare questo percorso, conclusosi positivamente, dal quale ottenere importanti input per il futuro.














