Un autore insolito, narnese, di sicuro perché v’è nato e poi v’è cresciuto, per poi andare nel mondo, che ha girato in lungo e in largo. Paolo Tordi, l’autore, appunto, viene a raccontare una storia, la sua storia, quella scritta nel libro, “L’Amore Nel Tempo Dell’Odio”, che si snoda in un periodo complicato, prima della guerra, in una cittadina piccola, quasi della dimensione di Narni. E a ben vedere chi conosce Narni ci si ritrova ma ci si può ritrovare qualsiasi persona che sia cresciuta in questi ambienti, un po’ ristretti, fatti di chiacchiere e di apparenze, dove l’amore, quando sboccia, è forsennatamente dirompente. Ma poi vi sono tracce di spionaggio, di antifascismo, dell’intraprendenza del Vaticano, di viaggi a Parigi, di dipinti, di una serie di “set” importanti dove far svolgere la storia, che si tinge di giallo non subito, pian piano, quasi inavvertitamente. Chissà che dirà Paolo Tordi? Chissà quale sarà il vero file-rouge del racconto? Ebbene, lo spiegherà di persona nella Sala Masucci del Museo Eroli domenica pomeriggio.