“Sorridere in una foto che viene resa pubblica, beffandosi di chi l’omofobia la vive sullapropria pelle, ha non solo un effetto devastante verso le vittime di omofobia, ma puòessere percepita da chi tiene condotte omofobe come una legittimazione del suo agire(visto e considerato che il bullismo omofobico consiste non solo in aggressioni ointimidazioni fisiche, ma anche in insulti, forme di derisione e di emarginazione)”.
Non si era ancora espressa ufficialmente l’associazione LGBT di Terni “Esedomani” sull’ormai famoso selfie “Tre omofobi a Terni”, pubblicato da Devid Maggiora sul suo profilo Facebook, un selfie che lo ritraeva insieme al sindaco Latini e al senatore Pillon, Lo fa adesso criticando questa tecnica comunicativa che considera come “la preparazione di una strategia politica mirante alla successiva e sistematica soppressione delle conquiste di civiltà fatte negli ultimi anni dalla società italiana in tema di diritti civili e di tutela delle minoranze generalmente vittime di atti di discriminazione e violenze”. E sottolinea “la particolare leggerezza con cui è stata effettuata questa pubblicazione.La condotta derisoria porta a far apparire l’omofobia come ,socialmente accettata se non addirittura incoraggiata”.
Dagli amministratori,locali e nazionali “ci si aspetta un atteggiamento di piena consapevolezza del proprio ruolo sociale e delle proprie responsabilità, che sia volto alla promozione e alla crescita dell’intera comunità municipale; a tal proposito giova ricordare che mai un amministratore pubblico dovrebbe ignorare la dimensione educante del suo agire”.
“Considerando in termini legali che – il comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo e che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,[…], di condizioni personali e sociali e che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese, posto che il Comune di Terni come ogni comune d’Italia è ente costitutivo della Repubblica – il Direttivo – è scritto nel comunicato di ESEDOMANI – La richiama in quanto Sindaco di tutti al suo ruolo di rappresentante della comunità civica nella sua interezza, senza operare discriminazioni, e ad agire al fine di curarne gli interessi, promuoverne lo sviluppo e contribuire a rimuovere con opportune misure gli ostacoli che limitino la libertà e l’uguaglianza di ogni cittadino e che impediscano il pieno sviluppo di ogni persona; in particolare invita ancora una volta a far sì che il Comune di Terni aderisca alla rete regionale contro l’omofobia (di cui alla legge regionale n. 3/2017) affinché tale atto concreto manifesti chiaramente la volontà dell’Amministrazione Comunale di operare in direzione della tutela delle minoranze e non dell’oppressione e della prevaricazione”.