Nella 1^ udienza di rito abbreviato per colui che ha provocato la morte di Oltjan Nela, Mariel Mjeshtri, (ne parliamo anche in altra parte del giornale) il GIP, Simona Tordelli, ha disposto una super perizia sul coltello che ha provocato la morte del giovane albanese. Questa perizia sarà affidata al dottor Luigi Cipolloni ma il conferimento ufficiale ci sarà nella prossima udienza fissata per il 22 giugno.
Sull’esito della perizia si gioca l’accusa nei confronti di Mariel Mjeshtri:”per noi si aprono scenari molto interessanti – ha affermato il suo difensore, l’avvocato Massimo Proietti – l’accusa, infatti, potrebbe essere quella di omicidio preterintenzionale, come noì sosteniamo, e non di omicidio volontario; secondo noi – aggiunge l’avvocato Proietti – quel coltellino non era idoneo a cagionare la morte di una persona, del resto questo è stato anche l’esito della perizia che aveva effettuato il nostro incaricato, il professor Mauro Bacci; opposto era stato il parere del consulente di parte civile , il dottor Fabio Suadoni mentre il consulente del PM non ha mai espresso alcuna posizione su questo punto. Per questo il giudice vuole chiarire se il coltello poteva causare la morte di una persona, da qui la necessità di una nuova perizia”.
“Per noi non cambia nulla – sostiene l’avvocato di parte civile, Francesco Mattiangeli (che assiste la famiglia Nela insieme alla collega, Giovanna Scarcia) – siamo assolutamente convinti che l’ipotesi è solo quella dell’omicidio volontario che la perizia, sicuramente, confermerà; la nuova perizia servirà solo a confermare di più quella che è l’ipotesi accusatoria; secondo noi un coltello con una lama di 6,5 centimetri è ampiamente idoneo a cagionare la morte e questa cosa confidiamo che emerga nella perizia”.