Si è tenuto nel pomeriggio, in Piazza della Repubblica, un presidio antifascista organizzato dalla Associazione Nazionale Partigiani come risposta alla concessione della sala consiliare di Palazzo Spada ad una iniziativa di Casapound.
Tra i presenti anche il consiglieri comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti.
“Doveroso essere qui – ha affermato Gentiletti – per difendere la nostra comunità da chi vuole dividerla, da chi ne offende le sue radici, i suoi valori, le sue battaglie per i diritti di tutti. Questa è una bella piazza – ha aggiunto Gentiletti – in cui si difende il nostro futuro.”
Riferendosi all’iniziativa di Casapound, Gentiletti ha affermato:” non credo ci fosse bisogno di questa ennesima sfida alla città. Non rappresenta un momento di dialogo costruttivo con la città ma una forma di provocazione ideologica.”
”
Spetta al sindaco nel rispetto del suo programma creare la condizioni perché intorno alla sua azione ci sia un clima positivo pur nella diversità dei ruoli dei diversi partiti che siedono in consiglio e delle associazioni e dei sindacati.
No ci sembra – sostiene l’ANPI – che l’azione amministrativa di questi mesi si ispiri a questo obiettivo.
Non possiamo non constatare invece che mentre il Sindaco di Terni – afferma ancora ANPI – da il Patrocinio o comunque si associa ad una iniziativa di Casapound Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita gli Stati membri a mettere al bando i gruppi neofascisti e neonazisti, citando anche Casapound.
“La discriminante antifascista non può essere relegata a polemica sterile.” E rivolgendosi direttamente al sindaco Latini ANPI ricorda che “lei ha giurato di rispettare la Costituzione della Repubblica italiana
che, al di la di ogni interpretazione, è nella sostanza Antifascista perché nata dalla Resistenza e dalla guerra partigiana.
COme ramneta il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non cerchiamo tante definizioni il fascismo è tutto il contrario di ciò che c’è scritto nella Costituzione e viceversa.”
Quanto alla pacificazione, ANPI sostiene che “con chi dovremmo pacificarci?
Con chi assalta le sedi dell’ANPI? Con chi organizza cerimonie che si concludono con il saluto romano e inneggiando al duce? Con chi impedisce ai giornalisti di fare il proprio mestiere? Con chi fa irruzione nelle aule scolastiche per impedire che l’ANPI con la collaborazione di storici costruisca progetti di formazione riguardanti?”