E’ necessario decriptare quel che è scritto in una nota di sintesi della direzione comunale del Partito Democratico di Terni che si è svolta venerdì scorso.
Fra le righe si capisce che da Terni si chiede un cambiamento a livello regionale. Gli squilibri fra le due province si sono approfonditi e la colpa è della politica come delle istituzioni. Ergo, le cose devono cambiare anche nella giunta che guida la regione e che fra 15 mesi sarà giudicata dagli elettori. E devono cambiare anche nel PD umbro dove si devono rafforzare “funzioni e prerogative del PD ternano.”
Il messaggio è questo: “è ormai ineludibile una riarticolazione più adeguata ad un nuovo e più rispondente equilibrio delle rappresentanze regionali ovunque siano dislocate.”
LE VALUTAZIONI DIREZIONE DEL PD DI TERNI
È un dato ormai acclarato ed inoppugnabile quanto in questi ultimi 10 anni l’Umbria sia una delle regioni che ha perso di più nel Pil pro capite, certo nell’ambito di una grave crisi nel paese. Così come è ormai chiaro come nella nostra regione siano aumentati gli squilibri territoriali: in ciò ravvisiamo responsabilità diverse, dalle quali però nessuno può sentirsi pienamente escluso: né noi, ovvero la politica, né le istituzioni, né le forze imprenditoriali e professionali.
Seppur in questo quadro di difficoltà il nuovo PD uscito dal Congresso regionale deve proporre una rinnovata visione dell’Umbria verso il 2030 e certamente l’Umbria nella sua interezza con la sua primaria eccellenza ovvero la propria centralità nell’Italia mediana. Un percorso che però per essere compiuto ha bisogno di un prerequisito essenziale, ovvero l’unità del partito, il riconoscimento pieno e leale delle sue rappresentanze territoriali. L’avventurismo di chi perora divisioni offende reiteratamente segretari, gruppi dirigenti composti da persone oneste e specchiate non aiuta di certo il rilancio del partito. Appare inoltre non più rinviabile una riflessione sui risultati raggiunti in merito ai temi più rilevanti come la sanità, l’ambiente e le politiche di sviluppo economico e occupazionale e chiediamo su questo una valutazione adeguata che rafforzi funzioni e prerogative del PD ternano.
Per rilanciare il nostro progetto, il Pd di Terni ha deciso di dar vita a 9 dipartimenti tematici per trattare i temi di grande rilievo come la crescita, lo sviluppo e il rilancio della nostra città e provincia. Per questo promuoveremo un giornata di riflessione con tavoli tematici ispirati alle materie dei dipartimenti per il giorno 16 marzo 2019 coinvolgendo iscritti, elettori, simpatizzanti , corpi sociali, lavoratori e loro
rappresentanze, imprese e associazioni. Fondamentale sarà il coinvolgimento del PD regionale e della Regione Umbria a partire dai suoi vertici.
Alla luce di ciò – conclude la nota del PD – è ormai ineludibile una riarticolazione più adeguata ad un nuovo e più rispondente equilibrio delle rappresentanze regionali ovunque siano dislocate. Tutto ciò avendo bene in mene che l’obiettivo deve essere un rinnovamento che porti ad una inedita ed unitaria proposta per l’Umbria, capace di rivolgersi a tutti coloro che diffidano della violenta volgarità odierna agitata dalle forze di destra/centro.