“Rispetto a una manovra economico-finanziaria davvero difficile, la parola chiave è responsabilità, le parole sono come pietre non bisogna mai dimenticarlo soprattutto rispetto agli ambienti internazionali, per questo c’è la necessità di confermare come l’Italia sia un Paese serio ed affidabile, con più risorse che squilibri, con potenzialità ben superiori alle obbligazioni”.
Lo ha detto la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, che questo pomeriggio ha partecipato all’assemblea di Confindustria Terni.
“Il mio non vuole essere un giudizio sulle singole misure adottate o sui saldi complessivi, anche perché ho sempre ritenuto che anche i vincoli comunitari non possono essere considerati in maniera dogmatica, prescindendo dalle reali esigenze del paese e, però, dalle reali esigenze del Paese dobbiamo partire se vogliamo raggiungere quel benessere sociale che la competizione internazionale mette ogni giorni in discussione”.
L’INTERVENTO INTEGRALE DELLA PRESIDENTE DEL SENATO, MARIA ELISABETTA CASELLATI, A TERNI
LA DIRETTA STREAMING DELL’ARRIVO DI MARIA ELISABETTA CASELLATI
تم النشر بواسطة Terni in Rete في الجمعة، ٢٦ أكتوبر ٢٠١٨
Dopo la Casellati ha preso la parola la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini che ha puntualizzato il ruolo della regione nella ricostruzione post-terremoto:”lavoriamo sulla base delle regole e della legislazione che il Parlamento ci assegna, saremmo ben lieti che le regole per la ricostruzione del ponte di Genova siano le stesse da applicare alle scuole, agli edifici pubblici, ai beni culturali e alle case dei cittadini dell’area del cratere (applausi dalla platea).Noi pensiamo – ha aggiunto la Marini – che i cittadini italiani siano tutti uguali e da sempre i sindaci e i presidenti di regione hanno chiesto al Parlamento che regole speciali debbano sovrintendere alla gestione dell’emergenza e regole speciali debbano sovrintendere alla ricostruzione.Saremmo ben lieti nella nostra responsabilità istituzionale di poter essere prossimi alle nostre comunità e, ci teniamo anche dirlo, contemporaneamente, mentre i poteri di commissario vengono assegnati al sindaco di genova per la ricostruzione del ponte, analoghi poteri devono essere assegnati alla ricostruzione sul territorio”.
L’INTERVENTO SULLA RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO DELLA GOVERNATRICE CATIUSCIA MARINI
L’assemblea degli industriali ternani ha riletto alla guida Giammarco Urbani, per il prossimo biennio.
Nella sue relazione il presidente Urbani fra le altre cose ha detto:”in un’epoca che registra il tentativo portato avanti da più parti di comprimere il ruolo dei soggetti di rappresentanza in nome di una relazione diretta tra potere e cittadini, la presenza in questa sala della seconda carica dello Stato esprime un indubbio ed inequivocabile significato: le imprese e le organizzazioni che ne tutelano gli interessi sono attori fondamentali del dibattito democratico e fulcro della crescita del Paese.
Troviamo riaffermati i principi ed i valori che hanno guidato Confindustria nei decenni passati, e che orientano ancora oggi la sua azione pubblica.
La riscoperta dei corpi intermedi non è da intendersi come cedimento nostalgico ad un equilibrio del passato, ma come consapevolezza del compito che questi possono assolvere in una società aperta e complessa, che rifugge la suggestione del disimpegno e della delega, per valorizzare l’onere della responsabilità e del coinvolgimento”.
In riferimento alla attività dell’associazione, Urbani ha detto:”
Abbiamo operato in piena sintonia con il Ministero, Invitalia e la Regione per aiutare il territorio a trarre il massimo beneficio possibile dalle misure di incentivo nazionali e locali, sollecitando le imprese a sviluppare progetti di investimento funzionali alla costruzione della manifattura del futuro.
Le 9 domande presentate a valere sulla legge 181 e le 63 sulla misura 3.1.1. hanno attivato 95 milioni di investimenti e dimostrano che è stato fatto un buon lavoro, e, insieme agli accordi negoziali stipulati, raccontano un sistema produttivo che sa uscire dalle difficoltà in cui si è trovato sapendo progettare il domani.
Il rilancio del polo chimico va in questa direzione, ed ha un forte valore, anche simbolico in quanto segno dei tempi, il fatto che laddove il premio Nobel Giulio Natta scoprì nel 1954 il polipropilene, oggi, altri importanti ricercatori e manager producono la plastica biodegradabile.
Abbiamo cercato di essere altrettanto innovativi quando si è trattato di sensibilizzare le aziende al tema della digitalizzazione. Grazie al Digital innovation Hub, la struttura di cui si è dotata Confindustria Umbria, abbiamo svolto un’azione capillare che ha permesso di entrare in contatto con centinaia di imprese che spesso hanno fruito dei servizi resi dalle professionalità dedicate.
Pochi altri territori in Italia sono stati oggetto di un lavoro così puntuale che ha consentito di portare a Terni i protagonisti scientifici e tecnologici della quarta rivoluzione industriale e di metterli a disposizione delle aziende.
Le relazioni industriali, condotte in un clima di apprezzata collaborazione con le organizzazioni sindacali, anche in presenza di vertenze delicate, sono state un ulteriore banco di prova per sperimentare un nostro diverso modo di agire. Penso in particolare alla stipula del Protocollo per la cooperazione con il quale si cerca di gestire in via preventiva le vertenze in materia di responsabilità solidale, per attutire gli impatti che queste possono determinare per l’azienda e per i lavoratori.
Ideato dalla sezione di Terni di Confindustria Umbria, il Protocollo è stato poi esteso in Umbria, quindi in altre regioni d’Italia, e da ultimo è stato adottato dal Ministero del lavoro.
Un altro esempio di un diverso approccio alle relazioni industriali è quello della gestione tecnica seguita per la ripartenza dei siti industriali di una storica azienda di Narni, che, anche in virtù del nuovo clima instauratosi, ha potuto riavviare l’attività nei termini programmati.
Non vi è dubbio che la specificità industriale di Terni e dei suoi dintorni sia costituita dalla presenza delle grandi imprese a controllo straniero. Ve ne sono una ventina che assorbono 5000 dipendenti.
Su 100 addetti all’industria manifatturiera, 35 operano all’interno delle multinazionali. E’ una percentuale tripla rispetto alla media nazionale, e di dieci volte superiore a quella di Perugia”.
Infine Urbani ha sottolineato come sia necessario ”
ripensare il futuro di Terni affinché da area di crisi complessa possa in breve tempo essere città dell’innovazione implica uno sforzo straordinario, che può avere successo solo se sostenuto dal contributo convinto di tutte le parti coinvolte.
Crediamo che questa sfida, prima ancora che economica, sia politica, perché comporta l’assunzione di un obiettivo comune da parte dei soggetti che la animano.
Anche da questo punto di vista penso ci siano le condizioni per affrontarla con fiducia. Terni, infatti, ha la capacità di trovare punti di equilibrio e di sintesi anche nelle vicende più dure, grazie al senso di responsabilità dei suoi protagonisti.
Ora a loro chiediamo di guardare avanti insieme a noi per immaginare, disegnare e costruire il suo futuro.
Un futuro che ne faccia una delle città più avanzate in Italia, capace di accogliere chiunque abbia voglia di fare industria, sia una multinazionale o una start up; di generare idee e di trasformarle in valore; di far crescere i talenti e le opportunità.
La nostra associazione che per tanti decenni ha rappresentato una parte fondamentale della città vuole ora utilizzare questa prerogativa per ripensarla, alla luce delle novità che stanno rivoluzionando il mondo, ed intendiamo farlo col supporto delle sue forze vive che vogliono lasciare alle spalle la crisi per imboccare la strada della crescita, del lavoro e dello sviluppo.