Per il 25 aprile scende in campo anche l’Azione Cattolica che non risparmia critiche a quelle autorità locali e nazionali “che dicono solo verità molto parziali o che ostentano indifferenza”.
“Come persone e come comunità nella vita dobbiamo operare delle scelte – scrive AZIONE CATTOLICA.
Alcune più importanti di altre. Alcune molto importanti, decisive. Anche in queste ultime il bene non sta solo e tutto da una parte, ma dall’altra parte il male è molto molto di più.Le scelte giuste le riconosci perché con il tempo da esse viene molta più vita e molta più libertà.Il 25 Aprile – aggiunge Azione Cattolica – noi italiani ricordiamo il primo successo di una grande scelta giusta. Una scelta per la libertà, per la repubblica, per la democrazia. Essa fu una scelta contro il nazismo ed il fascismo. Compirono quella scelta i partigiani e tanta parte degli italiani; quella scelta fu compiuta insieme e con l’aiuto delle nazioni libere delle grandi democrazie, Stati Uniti e Gran Bretagna soprattutto.
La festa (espressione di vita, di libertà, di comunità) è il modo più adeguato per fare memoria di una grande scelta giusta. Noi invitiamo tutti a far festa, a vivere con gratitudine e con gioia la libertà che tanti nostri concittadini e concittadine di allora – non di rado a prezzo della vita – regalarono a milioni di italiani ed italiane venuti dopo e dunque anche a noi.
In questo momento persino nelle istituzioni si muovono gravi minacce contro la vita e la libertà. Facciamo attenzione anche alle più subdole ed alle più vigliacche di queste minacce, a quelle di autorità locali e nazionali che dicono solo verità molto parziali o che ostentano indifferenza.
Rispondiamo loro facendo festa. Il nostro sorriso è più umano della loro volgarità, la nostra fermezza ben più forte della loro meschinità. Restiamo consapevoli che finché noi saremo tanti in questo Paese ci sarà spazio e libertà per tutti, Se invece, Dio non voglia, loro diventassero tanti, per noi non ci sarebbe più spazio né libertà.”
Festa del 25 aprile, festa di tutti gli italiani, sostiene l’associazione nazionale partigiani
“Questa data segna la fine della guerra, della persecuzione del regime fascista contro la libertà dei cittadini, la fine degli allarmi aerei sulle città e dei bombardamenti che uccisero migliaia di cittadini inermi – scrive ANPI.
Questa data segna la Liberazione dal Fascismo e il ritorno alla libertà.
Questa data è la celebrazione di quel grande movimento che fu la Resistenza che seppe tenere insieme, nella loro grande diversità, soggetti, culture e persone profondamente divise sul futuro ma profondamente consapevoli che il presente chiedeva unità e lotta comune.
Segna inoltre il ritorno a casa dopo cinque anni di guerra di migliaia di soldati e prigionieri che riabbracciarono i loro genitori e i loro figli.
Tanti cittadini – aggiunge ANPI – lottarono sacrificando le loro vite perché i valori di libertà ed uguaglianza fossero fondamento della Costituzione Repubblicana.
Si ritornò alla vita democratica con la speranza di un futuro, che consentisse di risolvere le controversie internazionali in modo pacifico e assicurare una maggiore uguaglianza dei diritti a tutti i cittadini.
Non possiamo dimenticare. Non possiamo consentire – conclude ANPI – che il 25 Aprile venga vissuto come uno scontro tra ex.
Al di la di ogni considerazione sulle dichiarazioni che sono state rilasciate con molta superficialità, vogliamo ricordare che il 25 Aprile è la festa di tutti gli Italiani.