E’ stato tratto in salvo questa sera l’escursionista romano che si era ferito ed era rimasto bloccato a circa 400 metri di profondità in una forra sulla Majella, in Abruzzo, nel territorio del comune di Pennapiedimonte.
L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Chieti, si chiama Giuseppe Celli, ha 56 anni ed è accompagnatore del Club Alpino Italiano di Roma.
Ieri, insieme ad altri 4 escursionisti, era sceso nella forra selva romana nel parco nazionale della Majella ma, al momento di risalire, il gruppo ha sbagliato percorso imboccando una forra molto più difficoltosa, a 400 metri di profondità. E’ in questa circostanza che Celli si è ferito ed è stato impossibilitato a risalire. Con lui sono rimasti Paolo Sebastiani e Alessandro Rossi, anche loro romani.
Durante la notte, invece, erano risaliti in superficie, sani e salvi, Gianni Miliacca, vigile del fuoco di Terni e Massimo Todari di Roma.
Le operazioni di soccorso sono state rese più difficoltose dalle avverse condizioni del tempo. Si sono protratte, fino al felice esito, per 26 ore.
Vi hanno preso parte operatori e tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria.