C’è voluto quasi un anno di indagini ed un ternano in overdose per due volte, ma alla fine lo spacciatore, un tunisino di 39 anni, è finito nel carcere di vocabolo Sabbione.
Quasi ad un anno fa, infatti, un giovane ternano è finito in overdose ed è riuscito a scampare alla morte solo per il tempestivo intervento della Squadra Volante. Una volta ristabilitosi, è stato sentito dagli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile alla quale ha fornito elementi utili per avviare l’indagine. Lo scorso giugno lo stesso ragazzo è finito di nuovo in overdose ed è allora che gli investigatori arrivano a delineare il profilo dello spacciatore poi, raccolte ulteriori informazioni, ad identificarlo: lo stesso che aveva fornito al ragazzo eroina nel primo caso e cocaina nel secondo. Le indagini tecniche hanno portato all’individuazione di numerosissimi consumatori abituali, tra cui giovanissimi ternani alle prime esperienze con gli stupefacenti, molti reatini e ternani più grandi e già noti come tossicodipendenti. Così per lo straniero – con diversi alias e precedenti penali per stupefacenti ed altro – è scattata la misura della custodia cautelare in carcere richiesta dal Pubblico Ministero Camilla Coraggio ed accolta dal GIP del Tribunale di Terni Simona Tordelli, per spaccio e lesioni come conseguenza di altro delitto.
Il tunisino è stato rintracciato in un’abitazione che aveva preso in affitto nel quartiere Brodolini – luogo dove avveniva lo spaccio, come riferito dai consumatori – e accompagnato nel carcere di Terni dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La sua posizione sul Territorio Nazionale è ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione.