Abbiamo ricevuto la lettera di una dipendente di un call center che segnala l’apertura di questi centri nonostante non possano garantire un’adeguata protezione dal contagio da Coronavirus per i lavoratori.
“In un momento di difficoltà come questo sono aperti i Call center che, oltre ad essere posti chiusi e alcuni anche piccoli, non hanno norme di igiene.
Io mi sono autusospesa rischiando il licenziamento, ma ci sono persone che ancora lavorano e potrebbero essere soggette a contagi in questo momento di crisi in Italia.
Non capisco perché si chiuda tutto e sul decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri non si faccia riferimento ai Call center. Forse perché, come sempre, questo non viene considerato come un lavoro, anche se è l’unico posto che, invece, da possibilità di lavorare a padri e madri separate. Non potete capire quante persone riescono a mantenere i propri figli grazie ai call center”.