Anche Fabio Gallo tecnico dei rossoverdi, vive questo periodo con tristezza ed ansia perché, come ormai noto, il tecnico rossoverde abita a Bergamo ed è lì che ha la famiglia.
E’ facile, quindi, immaginare la preoccupazione con cui segue l’evolversi della situazione nella città orobica che, come si sa, è davvero tragica e, purtroppo, non accenna a migliorare.
Fabio Gallo nel pomeriggio di ieri ha preso parte alla trasmissione di Radio Cusano all’interno della rubrica ” Sport Academy ” , toccando vari temi e naturalmente quelli legati al coronavirus, allo stato di difficoltà del calcio in terza serie e, infine, spiegando anche il modo con cui sta lavorando la squadra rossoverde.
“Sono molto preoccupato e sto a casa; le ragazze non vanno a scuola da 15 giorni prima perché lì la zona rossa è arrivata in anticipo.
“La popolazione di Bergamo è legata a tutto quello che succede. Per il resto sono tranquillo e attendo, cercando di pensare e riflettere”.
“Bergamo è una città aspra, come le montagne ed è una città con gente forte e di buona volontà. I bergamaschi lotteranno fino alla fine e sicuramente riusciranno a rialzarsi”.
Sul futuro della Serie C mister Gallo dice: “Ci sono tante società che hanno requisiti come il Foggia, il Bari, il Padova, il Modena, il Palermo, la Feralpi, di creare un girone tipo di B2 molto competitivo. Potrebbe essere il momento per fare una riforma, e per non cadere nelle situazioni antipatiche che si sono verificate nella stagione scorsa”.
Come stanno i giocatori? Vi sentite?
“Stanno bene. Fortunatamente Whatsapp non si è contagiato”, sdrammatizza con una battuta e aggiunge
“Abbiamo contatti quotidiani: i giocatori hanno dei video con i quali possono fare il lavoro quotidiano. Il fatto di fare la forza, con manubri e attrezzi, può indurli anche a lavorare a corpo libero. Ho un gruppo molto maturo, e che rispetta quella che è la situazione dell’Italia. Ma nello stesso tempo cerca di restare in forma; come d’estate, dopo una settimana di riposo quando vuoi ricominciare. ”
Infine, il mister ha concluso gettando uno sguardo oltre il presente esprimendo il suo parere sulla ripresa e sulle difficoltà di una eventuale ripresa del campionato.
“Sarà tutto comunque più complicato, se e quando ci sarà data la possibilità di riprendere”.