In questi momenti di grande pressione sulle strutture ospedaliere possono accadere anche cose “incredibili” come le definisce un lettore che ha raccontato la vicenda che è capitata alla sua famiglia dopo il ricovero in ospedale di suo padre.
“Mio padre – scrive Cristian – si è sentito male il 19 marzo, abbiamo chiamato il 118 ed è stato trasportato al pronto soccorso con crisi epilettiche e in stato comatoso.
Dopo una lunga attesa è stato trasferito al reparto Mar1 dove è rimasto per 5 lunghi giorni.
In quel reparto dove non si può entrare ,( causa covid-19) ma anche, ahimè, dove non siamo riusciti ad avere notizie di mio padre. Capisco il momento delicato che stiamo vivendo ma almeno una parola per chi sta soffrendo al di fuori mi sembra lecita.
Dopo 2 giorni che non avevamo notizie – aggiunge Cristian – mi sono recato in ospedale per avere informazioni e mi dicono che il giorno seguente mio padre sarebbe stato trasferito.
E infatti è stato trasferito in neurologia.
Dopo 5 giorni siamo riusciti a rivedere mio padre – soporifero – ma salvo.
Subito ci siamo accorti, prima mia madre e poi io, che a mio padre mancava la protesi dentaria dell’arcata inferiore. Ci siamo subito attivati chiedendo ai vari reparti ma tra uno scarica barile e l’altro hanno dimesso mio padre dopo 12 giorni di ospedale senza che riuscissimo a sapere che fine avesse fatto la protesi.
Mi attivo con l ‘Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico, ndr) dell’ospedale , devo dire persone squisite, per risolvere il problema…morale della favola rispondono tutti i reparti, l’ultimo ieri, e tutti danno responso negativo!
Allora mi domando… mio padre è partito davanti ai miei occhi e di mia madre con il 118 e aveva la protesi e anche i vestiti, poi non vedendolo per 5 giorni ci sentiamo pure dire che non hanno nessun effetto personale del signore ,non abbiamo avuto indietro nemmeno i vestiti che portava (non era mica nudo a casa!!).
Mi sembra palese che da qualche parte ci sia stato un’errore – conclude Cristian – non punto il dito contro nessuno però che mio padre, dopo quello che ha trascorso, debba anche ripagarsi la protesi che aveva!
Dove è la protesi? Dove sono i vestiti?
Possibile che per riavere indietro ciò che era di mio padre ci si debba rivolgere a un avvocato?”