L’Umbria è pronta per la ripartenza turistica, viene già percepita come una regione libera dai virus, disponibile ad essere visitata. Telefonate, contatti, siti web che parlano di un nuovo interesse, che fa bene all’animo, col mondo del turismo regionale che aspetta il vero riavvio. Sì, ancora però…
A parlare del particolare momento del turismo ci pensa Maria Cristina Fiore, presidente Assoviaggi Confesercenti Umbria, che tocca una delle colonne della vita economica della regione.
“Sì, qualche timido segnale si sta percependo, lo sentiamo dalle telefonate, dalla ricerca di informazioni da parte di visitatori di tutta Italia ed oltre. Niente di definito, ma la sensazione è positiva. C’è molto da fare, però, in maniera chiara, senza lasciare posto a fraintendimenti, come, tanto per dire, il bonus per le vacanze”.
Il Governo ha divulgato a più riprese la disponibilità a sostenere le famiglie per le loro vacanze: “La voglia di fare è palese però senza la chiarezza necessaria. A chi è destinato il bonus? Quale la somma in discussione? Chi la deve anticipare? Quando arriverà? Ecco, siamo ancora nella fase iniziale. Ma ormai è giugno e la stagione ci sta scivolando tra le dita e la paura è che si passi direttamente alla prossima”.
Le Agenzia di Viaggio sono i veri terminali nel territorio dei tour operator, dei colossi, che spostano persone, tendenze e fatturati: in Umbria ve ne sono poco meno di duecento. A Terni almeno quaranta, alcune di medie dimensioni, altre, secondo la tendenza regionale, piccole e piccolissime.
La difficoltà di vedere il futuro in chiaro mette un po’ di agitazione al mondo delle agenzie di viaggi: “La Regione, se vuole aiutarci, deve colloquiare con noi, capire insieme quali devono essere le forme di aiuto necessarie. Bene il contributo di 1.700 euro a fondo perduto, apprezzabile ma non basta. Vogliamo parlare di cifre? Ce ne servirebbero almeno 5.000! E solo per pagare le assicurazioni obbligatorie, la Responsabilità Civile e Fondo di Garanzia, che non sono state né revocate e nemmeno sospese. Le abbiamo saldate coi nostri risparmi. Queste sono le dimensioni degli aiuti che necessiterebbero per aiutare la filiera delle Agenzie di Viaggio.
La Regione ha anche dato il via ad una campagna pubblicitaria a livello nazionale con l’ambizione di essere incisiva. Come la vede il mondo del turismo? “Bene, benissimo anche se una parte di pubblicità passa attraverso i nostri siti web, che paghiamo, anche se non sappiamo sino a quando”.