A Valerio Carocci, presidente dell’ Associazione Piccolo America di Roma, la Prefettura di Roma ha assegnato la scorta. Sembra incredibile ma è così.
La decisione è stata adottata dopo le minacce e le aggressioni ricevute negli ultimi mesi e anche fino a qualche giorno fa da Carocci.
Quale colpa debba scontare questo giovane super appassionato di cinema e tra i protagonisti dell’estate romana, non è facile da capire.
Carocci, 29 anni a novembre, è responsabile da alcuni anni del ‘ Cinema America’ , la più nota rassegna di film sotto le stelle delle estati romane, di cui è stato ospite a sorpresa, un paio di settimane fa anche il primo ministro Giuseppe Conte con la compagna.
E’ finito nel mirino perché ‘ accusato’ , sia da fazioni dell’estrema destra che da alcuni esponenti dei centri sociali, di essere ‘ amico delle guardie’ .
Un’ etichetta che lo accompagna da quando, a giugno dello scorso anno, alcuni ragazzi dell’ America aggrediti perché indossavano la maglietta amaranto considerata simbolo ‘ antifascista’ denunciarono, mandando a processo, cinque giovani vicini a Casapound.
La prima udienza del processo è fissata per il 26 febbraio prossimo.
Una decina di giorni fa a Trastevere, dove viene allestita l’ arena più famosa della rassegna, Carocci aveva subito due aggressioni una di seguito all’altra: in una occasione era stato preso per il collo e insultato , nell’altra era stato offeso verbalmente.
La persona denunciata per la prima aggressione , vicina ai centri sociali della Capitale, aveva già aggredito verbalmente Carocci a giugno e dicembre 2019. E oltre agli insulti, il ragazzo avrebbe ricevuto anche esplicite minacce di morte (“ti ammazzo”, “devi morire”). Da qui la decisione della prefettura
di Roma, per salvaguardarne l’ incolumità, di assegnargli una scorta. In passato anche la ex fidanzata di Carocci è stata aggredita e intimidita.