Si intitola “CONFINE 3 / September11 tra realtà e astrazione” la mostra di Fabrizio Borelli – regista, format designer, direttore della fotografia, fine art photographer – allestita nella storica Galleria Forzani di via Mazzini a Terni.
“Nel 2008 a New York, spiega Borelli, feci qualche scatto ai cantieri che dovevano ricostruire gli edifici ed il mausoleo delle Torri Gemelle. Una volta tornato a casa avevo per le mani questi scatti e non sapevo come utilizzarli. Poi ricordando quello che era stato l’attentato, mi venne in mente di trasfigurare queste immagini ricostruendoci sopra quell’inferno astratto che poteva alludere all’inferno reale che questa gente ha vissuto l’11 settembre 2001. Da qui nasce l’elaborazione di queste immagini, la trasfigurazione di scatti analogici a rappresentare quello che io non ho visto, ma ho immaginato. Le immagini sono tratte da negativi analogici, scatti negativo colore sui quali ho poi trasferito una tecnologia digitale. Ho cercato di fare un’esposizione che avesse anche una valenza sensoriale: si sentono i dispacci del Fire Dipartment di New York trasmessi durante tutto il periodo dell’attentato ed è esposta anche la cronologia di quella giornata che parte dalle ore 7.59 con il primo aereo che si ficca nella torre fino a quello che precipita nel New Jersey”.
“L’ensemble CONFINE di Fabrizio Borelli racconta territori ai loro limiti – sia tangibili che virtuali – e pone attenzione sul tema della diversità/identità, scrive la curatrice Maria Italia Zacheo, punto focale per una lettura il più possibile comprensiva della società contemporanea. Inaugurato con CONFINE 1 / storia di luci e di ombre, arricchito della serie CONFINE 2/ EUROPA, TRA MEMORIA E MODERNITÀ Simboli e persone sulle tracce del Muro di Berlino, include gli 11 frames di CONFINE 3/ SEPTEMBER 11 tra realtà e astrazione, presentati oggi per la prima volta al pubblico, alla Galleria di Massimo Forzani. Negativi analogici 35mm, elaborati in digitale – stampe realizzate in copia unica, in collaborazione con ACSAF di Cesare Bossi – su carta Magnani emulsionata e successivamente patinata a cera: undici cariche e potenti schegge, provenienti da un’esplosione. Nelle immagini limite, contatto, crasi: la visione di una situazione reale – canto d’addio di una guerra fisica, propria del secolo appena trascorso – è narrata nel linguaggio dell’astrazione, che allude a una guerra immateriale, propria di questo secolo. Emerge nell’opera – e il contrasto cromatico rafforza – una dualità inquietante, propria di una sana tentazione critica.”
La mostra “CONFINE 3 / September11 tra realtà e astrazione” è visitabile sabato 12 e domenica 13 settembre dalle ore 16.30 alle 20, lunedì 14 dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20. Ingresso libero.