Sono due ragazzi ternani di 16 anni, incensurati e provenienti da una famiglia normalmente strutturata, i due arrestati dalla Polizia di Stato di Terni per detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti. La Squadra Volante li ha sorpresi in un parcheggio all’esterno di un centro commerciale, durante un controllo di routine, mentre armeggiavano in tre intorno ad una minicar. Quando gli agenti si sono avvicinati, hanno subito notato l’atteggiamento nervoso dei ragazzi e hanno deciso di guardare dentro la minicar: nel cassettino hanno trovato un sacchetto di marijuana con circa 20 grammi di marijuana, 0,5 grammi di hashish e un bilancino elettronico di precisione. I ragazzi – tutti e tre di 16 anni – sono stati accompagnati in Questura, dove sono stati convocati i genitori.
Dalle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Flaminio Monteleone della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, è emerso che uno dei tre era l’acquirente, mentre gli altri due erano i venditori. L’autista dalla scorsa estate accompagnava con la minicar l’amico a fare le consegne, sia nei parcheggi che a domicilio, ad una fitta rete di clienti anche minori.
Studenti modello, insospettabili, ma i genitori di uno dei due arrestati erano già stati convocati, proprio la scorsa estate, dal Questore perché il figlio era stato controllato dalla Squadra Volante in un parco di notte, insieme ad altri minori, chiedendo ai genitori maggiore vigilanza su frequentazioni e condotte dei figli.
Per i due arrestati nell’udienza di convalida il GIP Giuseppina Arcella ha disposto la misura cautelare della peramanenza in casa, con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, con l’aggravante di averla spacciata a minori. Durante gli interrogatori è anche emerso che tutti e tre conoscevano bene Flavio e Gianluca, i due ragazzi morti per droga a luglio a Terni.
“L’arresto operato dalla Squadra Volante della Questura serva da lezione ai giovani coinvolti e a tutti i genitori che, anche nei colloqui tenuti in Questura, hanno sostenuto posizioni “giustificanti” nei confronti dei propri figli o di individuazione del capro espiatorio, ovvero lo spacciatore. E’ necessario fare quadrato intorno a queste vicende per evitare di dover ancora piangere i nostri giovani”. E’ quanto detto dal Questore Roberto Massucci al Dirigente delle Volanti Anna Maria Mancini ringraziandola per l’operazione portata a termine.