La San Vincenzo de’ Paoli in occasione della sua assemblea annuale che si è svolta ieri, sabato 19 dicembre, ha tracciato un bilancio dell’attività dell’anno 2019.
Il bilancio dei servizi offerti dalle varie conferenze parrocchiali della San Vincenzo, quella del consiglio centrale e dell’Emporio Bimbi di via Pascoli è stato illustrato dalla presidente Alessandra Rossi. La quale ha sottolineato un problema che riguarda la San Vincenzo ovvero il mancato ricambio generazionale fra i volontari che diminuiscono ogni anno con l’avanzare della loro età.
“La nostra città vive una fase di stallo – ha sottolineato la presidente Rossi – non c’è fiducia verso il futuro nelle famiglie e soprattutto nei giovani. L’assenza del lavoro, di stimoli da parte di una società sempre più chiusa in se stessa, nel sospetto e nella paura, fa sì che parole come amicizia ed integrazione debbano essere sempre più dimostrate e rese reali. La carità è diventata una necessità primaria per restituire fiducia e dignità a quanti l’hanno persa. La situazione economica del nostro territorio purtroppo non è migliorata, solo 19 famiglie sono uscite dallo stato di povertà. Le famiglie italiane sono aiutate soprattutto con il sostegno morale e spirituale, perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose. Per quanto riguarda le famiglie straniere alcune hanno lasciato la nostra città; per coloro i quali hanno comunque deciso di rimanere il sostegno è stato indirizzato sui temi dell’integrazione. E purtroppo la carità ed il volontariato nella nostra Associazione sono una prerogativa quasi esclusiva della terza età: ciò porta ad un inevitabile impoverimento del numero dei volontari ogni anno, senza rinnovamento generazionale. Per fortuna nell’Emporio Bimbi questa caratteristica, presente nelle altre 14 Conferenze, non si riscontra.
Nel periodo della pandemia Covid 19 molte conferenze hanno continuato a svolgere l’attività seppur con tutte le precauzioni necessarie: solo la visita domiciliare ha subito un arresto necessario, sostituito dall’uso del telefono e dalla messaggistica. I parroci, gli scout, l’azione cattolica ed altre associazioni hanno prestato il loro aiuto soprattutto per la distribuzione degli alimenti e per questo li ringraziamo di cuore. L’età media dei vincenziani è stata un grosso freno – ha ribadito la presidente Rossi – per l’attività”.
GLI AIUTI
Nel 2019 la San Vincenzo ha sostenuto attraverso la distribuzione di aiuti alimentari 730 famiglie per un totale di 1831 persone, delle quali 739 italiane, 422 comunitarie e 670 extracomunitarie. Le visite domiciliari delle Conferenze sono state rivolte a 863 persone, per un totale di 315 nuclei familiari, i quali non sempre percepiscono aiuti alimentari, in quanto alcuni manifestano povertà diverse da quella economica: per quanto riguarda le visite domiciliari la maggior parte sono in famiglie italiane, con le quali è più facile stabilire un contatto ed entrare in confidenza.
Sono stati distribuiti aiuti per circa 128.000 euro, l’8,5% in meno del 2018, tra cui 84 tonnellate di alimenti ricevuti gratuitamente e beni non alimentari donati il cui valore può essere quantificato in 141.000 euro.
La maggior parte degli interventi sono stati resi possibili grazie al contributo della Fondazione Carit, che, come ogni anno, ha finanziato il progetto “Famiglia e dignità”, cofinanziato dalla Diocesi di Terni-Narni Amelia, terminato il 31 agosto 2019. Tale progetto si è concretizzato nel sostenere le famiglie al fine di alleviare gli aspetti più critici della loro gestione, a incentivare gli studi per evitare la dispersione scolastica, attraverso il pagamento di affitti, spese condominiali e utenze (luce, acqua e gas) al fine di scongiurare il distacco delle utenze, la distribuzione di pacchi composti da generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e della casa, il pagamento di testi, materiali scolastici e spese per il servizio di trasporto e mensa, l’aiuto nelle spese sanitarie necessarie alla salute ed alla dignità delle persone.
Dal 1 settembre 2019 è in corso il nuovo progetto per l’anno 2019/2020 “Tra passato e futuro”, nel quale, rispetto al progetto “Famiglia e dignità” è stata aggiunta la voce INCLUSIONE per iniziative volte all’inserimento delle persone anziane sole nella vita sociale.
Inoltre, la Fondazione Carit ha devoluto il suo 5 per mille a favore dell’attività dell’Emporio Bimbi permettendo così di ampliare l’offerta formativa a favore dei bambini che frequentano la struttura.
Emporio Bimbi – Risultati positivi per lo spazio dedicati ai bambini che fornisce tutti quei beni essenziali che spesso mancano nelle case: dagli alimentari ai pannolini, ai prodotti per l’igiene personale, al materiale scolastico, abbigliamento, giocattoli e attrezzature per la prima infanzia.
L’attività ha registrato un numero di minori seguiti nel 2019 pari a 234: da quando è stato aperto l’Emporio Bimbi è stato un punto di riferimento per 502 bambini. La miniconferenza, formata da ragazzi in età scolare, ha organizzato eventi volti all’integrazione: uscite al cinema e al bowling, oltre alla normale attività di condivisione all’Emporio, con i coetanei; con gli anziani, invece, la tombolata di Natale presso la casa di riposo.
Il progetto “Emporio Bimbi” è inserito nell’attività propria dell’emporio che è un centro di accoglienza e di distribuzione di beni e servizi ai bambini da 0 a 12 anni in difficoltà economica e/o esistenziale, che ha cercato di mettere in atto azioni idonee ad attenuare le differenze sociali e culturali per evitare atti di discriminazione ed emarginazione nei confronti dei bambini più vulnerabili. Lo scopo delle attività è quello garantire i beni essenziali per una vita dignitosa mediante la loro distribuzione diretta, evitare la dispersione scolastica attraverso il servizio di doposcuola, combattere l’isolamento e la solitudine dei bambini attraverso eventi di festa che favoriscono l’integrazione e l’amicizia, raggiungere un livello di equilibrio e serenità nei bambini grazie all’attivazione di laboratori didattici e creativi che consentono di liberarsi dalle ansie e di esprimere le proprie emozioni.
I volontari della San Vincenzo sono 114 tra soci ed esterni, i soci sono 94. Il Consigliere Spirituale è Don Angelo D’Andrea.