La quinta domanda che abbiamo posto ai candidati sindaco di Narni è sui fondi del PNRR che arriveranno a Narni e come utilizzarli.
LA DOMANDA
Arriveranno diversi e sostanziosi finanziamenti europei previsti dal Pnrr: quale sarebbe secondo voi il più proficuo utilizzo per evitare di disperderli?
LE RISPOSTE
CECILIA CARI
Prevedere gli scenari futuri, per ottimizzare al massimo i sostanziosi finanziamenti europei previsti dal PNRR …questa è la vera sfida!!
I finanziamenti europei non possono essere dispersi ma spesi solo su progetti realizzabili già pronti, resi esecutivi nel piano del comune alla regione Umbria.
Innanzitutto va creata una cabina di regia nell’ ambito dell’ amministrazione comunale che si interessi principalmente di intercettare le varie misure in arrivo dei finanziamenti del PNRR. Ora sta per giungere quella che verterà principalmente sulla digitalizzazione e l ‘estensione dei servizi in rete, fondamentale per stare al passo con i tempi. Narni a suo tempo ha vinto il contest Tim presentando un progetto …Narni for Sharing….rimasto chiuso nei cassetti, oggi potrebbe essere l’ occasione per concretizzarlo.
E’ necessario inoltre potenziare le infrastrutture tecnologiche come il 5G con un occhio al turismo, al comparto delle costruzioni , dei trasporti e dell’ agroalimentare. Oggi l’aumento dei prezzi delle materie prime sta incidendo notevolmente, servono strategie mirate per essere competitivi.
investire sulle COMUNITÀ ENERGETICHE.
Le comunità energetiche (associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione) sono il fenomeno del momento, considerato il fatto che promettono di aiutare a non dipendere più dal gas (russo e non) e di risparmiare circa il 50% sulle bollette.
Strategie quindi focalizzate sulle misure in arrivo del PNRR ,strutturate ora sui servizi a rete sia per ciò che concerne la digitalizzazione sia per le reti di energia.
Questo permetterà di ottenere di riflesso enormi vantaggi sia sul piano della sburocratizzazione del risparmio energetico e della creazione di nuove professionalità e opportunità di lavoro in settori innovativi.
ROBERTO PEI
Tutti sono d’accordo sulla possibilità di usufruire dei fondi del PNRR e di non disperdere questa occasione.
Andiamo per gradi, vedendo i progetti approvati per la nostra città.
1) Impianti di risalita.
Vado un po’ a ritroso, credo che sia un progetto datato, seppur di interesse strategico per lo sviluppo turistico, non credo sia attualmente consono per la transizione ecologica che l’ Europa chiede.
2,1 milioni di euro.
Quindi andrebbero fatte velocemente tutte le modifiche necessarie all’adeguamento del progetto.
2) Villa Faustini.
Ammetto di essere ignorante, facendo delle ricerche, non ho capito bene se questa fatiscente struttura sia fisicamente sul territorio di Narni o in comproprietà con quello di Terni.
Quando si presenta un progetto di questo genere, mi vengono in mente delle “marchette” fatte per nome o per conto di..
Servizi sociali ed educativi e culturali, 800 mila euro.
Cioè?
3) Centri civici e frazionali, Santa Lucia e Miriano.
A Santa Lucia in realtà non esiste un centro civico, Miriano non mi sembra tra i Borghi di Narni quello più abbandonato.
Rientrano sugli 800 mila euro.
4) Leggo Piazza Garibaldi e zone limitrofe.
Limitrofe cosa significa?
E poi non c’è già la fondazione Carit che ha messo ha disposizione un bel gruzzolo?
Comunque 500 mila euro.
5) Bretella Capitonese.
Spero solo servirà ad alleggerire il traffico pesante di via Tuderte, perché se dovesse intaccare il normale traffico, andrebbe a mettere in ulteriore difficoltà il commercio dello Scalo.
Un milione e 100mila euro.
Quindi siamo intorno a 5 milioni di euro per il nostro territorio.
Adesso quello che vorrei sapere è perché la nostra classe dirigente non ha saputo esprimere qualcosa di più importante ed alternativo.
Perché pecca di negligenza, buttiamo là quello che abbiamo e poi si vedrà.
C’è un piccolo problema, il PNRR, non fa sconti a nessuno.
Come potrà questa Amministrazione provvedere al target ed al milestone previsto dalla Comunità Europea.
Ci sarà una fase di monitoraggio, fase per fase, fino alla realizzazione degli obiettivi qualitativi e quantitativi, del 2026.
Non solo i paletti sono pesanti, l’erogazione dei fondi avverrà se saranno rispettate le seguenti percentuali, 37% green e 20 % digitale, coesione sociale e riduzione delle disuguaglianze, benessere sociale, economico e ambientale.
Temi green, energia, riqualificazione edilizia, economia circolare, risorsa idrica, depurazione, mobilità, infrastrutture ferroviarie e metropolitane, tpl green.
Come vedete è un impianto tecnocratico, figuriamoci se questa amministrazione oltre ad aver presentato progetti obsoleti, tirati fuori dagli impolverati cassetti, sia in grado di gestire questo piano.
I Punti:
1) Agricoltura
Efficientamento energetico.
2) Decarbonizzazione.
Mi viene da ridere a Narni.
3) Rigenerazione Urbana.
Edilizia pubblica, scuole e Ospedali.
4) Mobilità.
Green, infrastrutture elettriche ect.
Il PNRR è materia complessa, ha bisogno di competenze che l’ex amministrazione si vanta di avere, io andrei cauto, i debiti, spesso si pagano.
MAURIZIO BUFI
Il piano per potenziare la capacità di investimento dei comuni e non sprecare i fondi del PNRR dal 2021 al 2026 è al centro dell’interesse di un partito di governo com’è Azione.
Innanzitutto, le nostre proposte per potenziare la capacità di investimento dei comuni sono ispirate ai principi di efficienza, trasparenza ed oculata gestione delle risorse a disposizione, in quanto si tratta di debito pubblico aggiuntivo, da restituire salvo la componente di finanziamento a fondo perduto.
Tali proposte sono legate in gran parte alla quantità e alle competenze delle risorse presenti nelle amministrazioni comunali italiane. In particolare, segnalo quattro punti:
1. Portare a 750 milioni di euro l’anno i fondi a disposizione dei comuni per le spese di progettazione necessarie per realizzare le opere previste dal PNRR.
2. Consentire ai comuni e alle regioni di: i) assumere dipendenti e dirigenti extra organico a tempo determinato per seguire i procedimenti relativi al PNRR; ii) esternalizzare il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento (“RUP”)
3. Non conteggiare gli incentivi derivanti da progetti finanziati dal PNRR per il raggiungimento del limite annuo previsto per i dipendenti pubblici
4. Introdurre l’obbligo, per tutti i comuni non capoluogo di provincia, di affidare la gestione delle gare di appalto a uno dei soggetti aggregatori regionali presenti nell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti, almeno per i progetti finanziati dal PNRR
Questi punti sono a loro volta declinati in singole attività, che ne qualificano e sviluppano i contenuti.
LORENZO LUCARELLI
Il PNRR rappresenta una grande opportunità per costruire una società più “sostenibile”, ritengo però che per intercettare risorse servono nuove capacita di governance, serve un ripensamento globale del territorio e credo che in questo territorio abbiamo perso una grande occasione in questa fase di progettazione del PNRR.
Come comune di Narni più volte abbiamo cercato di lanciare un messaggio alla città capoluogo di provincia, in questa fase, per ragionare di una progettazione integrata affinché Terni e Narni si parlassero, per aprire una nuova fase di condivisione, per far emergere progetti, idee e proposte per aggredire questa fase di crisi che stiamo vivendo e trasformarla in una fase di crescita. Appelli purtroppo che sono caduti nel vuoto
Detto ciò, il PNRR può essere lo strumento, insieme ad una revisione del piano regolatore per costruire una nuova visione di citta che sia in linea con le esigenze dei cittadini e con le esigenze delle imprese.
Grazie alla buona progettualità della precedente amministrazione abbiamo già la certezza che arriveranno risorse per riqualificare il patrimonio storico architettonico, per avviare progetti di rigenerazione urbana, riqualificare i centri civici patrimonio straordinario delle nostre frazioni, risolvere criticità irrisolte da diversi anni (bretella via capitonese).
Insieme a questi, altri progetti sono stati presentati che siamo certi porteranno alte risorse per ridisegnare e ripensare la nostra città.
Altra sfida importante è quella di riorganizzare la macchina comunale, servono nuove professionalità e figure cha abbiano competenze che siano al passo con i tempi e gli obiettivi che lo stesso PNRR ma anche la programmazione europea ci impongono.
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