“Sono stati senz’altro commessi errori , la libertà non può mai mancare, auspico solo che sapremo trovare momenti comuni per riflettere sugli errori fatti e per costruire una società migliore per i giovani sulla base della tradizione di una Italia unita che sia finalmente nazione”.
Questo il passaggio saliente del breve discorso di Daniele Carissimi , consigliere regionale, tenuto in rappresentanza della presidente della giunta Donatella Tesei. Carissimi ha derubricato a errori i crimini commessi dal regime fascista il che ha provocato la reazione dei gruppi di opposizione presenti a Palazzo Spada che hanno rilasciato una dichiarazione congiunta.
“Grave il contegno della Regione, che ha gettato un’ombra di ambiguità sulla festa della nostra città. La presidente Tesei chiarisca se si riconosce nelle parole del suo rappresentante il consigliere Carissimi – scrivono nella nota i gruppi della minoranza – le celebrazioni di oggi hanno rappresentato un punto di unità per il quale abbiamo lavorato assiduamente in questi anni e che speriamo prosegua e si traduca in fatti concreti e in politiche attente ai più deboli. Le parole del sindaco, che finalmente ha elogiato la Resistenza antifascista e la partecipazione sua e dei rappresentanti della sua giunta al corteo dell’ANPI segnano un dato positivo. Parimenti non possiamo dire purtroppo per la Regione dell’Umbria che considera Terni città di secondo piano anche oggi, giorno della Liberazione dell’occupazione nazifascista. L’assenza di un membro della giunta regionale, le parole del consigliere Carissimi, e la sua assenza alla seconda parte del corteo organizzato dall’ANPI gettano un’ombra pesante su questo giorno che dovrebbe essere di tutte e tutti. La città di Terni – scrivono ancora 5Stelle-PD-Senso Civico e Terni Immagina – non può accettare di essere trattata in questo modo. I crimini del regime fascista non possono essere definiti errori, l’unica memoria condivisa è quella nella libertà e nella giustizia di chi è morto per il nostro presente. Terni ha pagato il peso di feroci bombardamenti. Siamo noi le figlie e i figli, le e i nipoti i di coloro che persero la vita a causa di una guerra criminale, voluta dal regime fascista. Per questo chiediamo alla presidente Tesei di chiarire e smentire il suo rappresentante alle celebrazioni istituzionali , che ha svolto un discorso che ha lasciato basiti i presenti. Alle nostre forze armate, che restarono fedeli alla patria e pagarono un caro prezzo per resistere all’invasore nazista e ai suoi alleati fascisti traditori della patria, il nostro grazie e la nostra vicinanza.”