Il Consiglio comunale di Narni conferirà giovedì 13 marzo la cittadinanza onoraria a Carla Arconte, storica indipendente, già presidente dell’Istituto per le ricerche storiche sull’Umbria meridionale (IrsUm) e vicepresidente dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea.
L’iniziativa rientra nel programma redatto all’amministrazione per la Giornata internazionale della Donna.
“Arconte ha insegnato storia e filosofia nei licei, compreso quello narnese. Le sue ricerche si sono occupate di storia delle donne in età contemporanea, si legge in una nota del Comune, con particolare attenzione al tema del lavoro in Umbria. Ha pubblicato “Impiegate alla Società Terni. Lavoro e scritture di donne in un’acciaieria; Dal fascismo allo stato sociale. L’Opera Nazionale Maternità e Infanzia a Terni (1927-1975)”, ha curato (insieme a Roberta Perfetti) “Donne e lavoro in Umbria” e con Laura Schettini “Il brefotrofio Beata Lucia di Narni in età liberale: storia di projetti, donne e comunità”. Ha curato insieme a Gianni Bovini la pubblicazione “Donne e fabbrica a Narni nel lungo Novecento” e, in collaborazione con due distinti gruppi di ricerca locali, le Guide di genere “Donne+Narni. Per dare forma al silenzio. Guida a storie e percorsi femminili della città” e “Donne+Narni2. Storie di vita e lavoro. Per continuare a dare forma al silenzio”.
L’amministrazione comunale intende quindi riconoscere il valore del contributo di Carla Arconte al progresso della cultura locale e nazionale conseguito attraverso la sua produzione storica e letteraria.
Sabato 15 marzo alle 17 al cinema Monicelli, con ingresso libero, verrà proiettato il film “Un uomo deve essere forte, esordio alla regia per Ilaria Ciavattini e Elsi Perino. E’ il primo film documentario in Italia che racconta una transizione di genere lungo la durata del percorso iniziato nel 2015, mostrando col corpo e sul corpo la potenza di uno stravolgimento prima di tutto identitario.
La regia di Ciavattini e Perino, anche quando lo sguardo della camera si posa sul corpo di Jack, ci restituisce con immediatezza e candore la spontaneità del cammino di crescita intrapreso dal protagonista. A settembre 2017 il tribunale di Brescia ha definitivamente sentenziato la sussistenza della condizione di transessualismo in Jack, che ha potuto così cambiare i propri dati anagrafici e i propri tratti sessuali. Jack è un uomo per tutti, ora lo è anche per lo Stato. A seguire l’incontro con la regista Ilaria Ciavattini.