‘La Stella di Greccio’ arriva in Vaticano. La scorsa settimana il film sulla nascita del Presepio è stato infatti proiettato alla Filmoteca Vaticana, nella sala frequentata da Giovanni Paolo II e dove hanno presentato le loro opere anche Roberto Benigni e Martin Scorsese.
Per l’occasione una delegazione – capeggiata dal regista Arnaldo Casali e composta, tra gli altri, dall’attore e comico Francesco Salvi e dall’autore delle musiche Paolo Paniconi – ha consegnato nelle mani di papa Francesco una copia del film, primo a raccontare la figura di Francesco d’Assisi in chiave di commedia.
“Questa opera è figlia del pontificato Francesco – spiega il regista – perché è stato il primo papa a portare in Vaticano non solo la povertà del Santo di Assisi ma anche il suo umorismo”.
Nella filmoteca (fondata nel 1959 da Giovanni XXIII) alla proiezione del film hanno assistito, tra gli altri, il ministro generale dei frati minori Massimo Fusarelli, la superiore generale delle francescane angeline Mary Melone e 6 ambasciate accreditate presso la Santa Sede (Unione Europea, Polonia, Repubblica Ceca, Portogallo, Irlanda, Croazia) ma anche la famiglia D’Alatri (I giardini dell’Eden è il modello dichiarato dal regista per la rivisitazione di un soggetto sacro) e Liliana Cavani, che a Francesco d’Assisi ha dedicato ben tre film, realizzati nell’arco di cinquant’anni.
“E’ un film molto bello, perché è originale, particolare, con una chiave di lettura molto curiosa” ha commentato la grande regista emiliana. “E’ molto innovativo nello stile: gli attori sono bravi e convincenti e poi c’è una colonna sonora bellissima, una fotografia molto bella e paesaggi meravigliosi”.
Prodotto da ConfraTerni e dal Terni Film Festival per celebrare gli 800 anni del Presepe di Greccio, il film è stato realizzato con il budget di uno spettacolo teatrale, proprio seguendo l’esempio della stessa Cavani, che nel 1966 realizzò il suo primo “Francesco” con i soldi stanziati dalla Rai per un recital sul Cantico delle Creature.
“Dicono che questo è un film fatto in casa – aggiunge la regista, Leone d’oro alla carriera 2023 – ma tutti i film lo sono. Quello che conta non sono i mezzi a disposizione, ma l’idea. Qui l’idea c’è ed è forte. Il film è quasi una preghiera e questo è catturante: ci stai dentro volentieri”.
Nonostante l’interessamento di alcune piattaforme, per il momento La Stella di Greccio può essere visto solo sul grande schermo, in proiezioni mirate in cui viene accompagnato dal regista o dal cast.
“E’ molto bello incontrare il pubblico e parlare dopo la proiezione – spiega ancora Casali – quindi per il momento preferiamo mantenere questa formula”.
Il film è dunque a disposizione di cinema, centri culturali o associazioni che vogliano organizzare una proiezione, scrivendo all’indirizzo [email protected].
La prossima occasione per vederlo sarà il 7 febbraio alle ore 19 nel teatro della parrocchia SS. Nome di Maria a Roma, mentre il 18 febbraio il film inizierà il suo tour internazionale in Polonia al festival Sacrofilm di Zamosc.