“Il territorio di Terni paga da decenni un prezzo altissimo sul versante dei danni che arrivano dallo sfruttamento ai fini energetici delle acque, ad iniziare dalle aree di Marmore, Piediluco, Collestatte e complessivamente della Valnerina ternana”. Lo sostiene Sandro Piccinini , consigliere comunale PD, in una propria nota.
“Appare dunque gravissimo – aggiunge Piccinini – che questa situazione che tanti disagi ha portato ai cittadini e all’ambiente non sia a conoscenza della commissione regionale che si è occupata della vicenda ed è ancora più grave che non ne siano a conoscenza i consiglieri regionali di Terni”.
“Stiamo assistendo in questi giorni ad una melina trasversale e paludosa che sembra essere tesa soltanto a defraudare il territorio di Terni e le sue amministrazioni di quanto dovuto”.
“Per piccoli calcoli personalistici si rischia di perdere una somma consistente che tanto servirebbe, sia sul fronte ambientale che su quello turistico”.
“Escano allo scoperto i consiglieri che vogliono penalizzare Terni, che non vogliono riconoscere la sua centralità secolare sul fronte dello sfruttamento delle acque”.
“Basta con i giochetti – conclude Piccinini – e basta con le alleanze sottobanco: quei soldi da anni dovevano essere erogati a Terni e alla sua amministrazione. Noi siamo pronti a denunciare all’opinione pubblica tutti coloro che, invece di fare gli interessi dei territori che rappresentano, stanno pensando al loro domani politico: Terni si deve amare, non ostacolare e penalizzare”.