Nel 2023 i ternani hanno speso 286 milioni di euro in beni durevoli, l’8,7% in più rispetto al 2022.
Nonostante il distacco con Perugia, come emerge dai dati dell’Osservatorio Findomestic in collaborazione con Prometeia, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione, Terni ha registrato buoni risultati in quasi tutti i comparti dei beni durevoli, complice anche la crescita del reddito pro-capite (+6%) dei cittadini.
Per le auto usate (+19,5% rispetto al 2022) sono stati spesi 85 milioni di euro, 19 in più rispetto alle nuove (66 milioni, il 16,4% in più rispetto all’anno prima).
Accelerano anche le due ruote, con una crescita del 13,7% (un volume d’affari di 9 milioni). Nelle spese domestiche è il settore dei mobili a guidare i consumi, con 71 milioni di euro di spesa (+1,6%, 700 euro di media a famiglia). Un risultato migliore di quello del capoluogo (+1,0%) e delle media nazionale (+0,8%).
Seguono gli elettrodomestici (21 milioni, +4,4%), anche qui con una crescita superiore alla media italiana che si attesta al 3%.
Sono in territorio negativo l’elettronica di consumo (-29,8%, 5 milioni di spesa contro gli 8 del 2022), la telefonia (-3,5%, 21 milioni) e l’IT (-3,7%, 7 milioni).
Nel 2023 in Umbria sono stati spesi 1 miliardo e 175 milioni di euro in beni durevoli: un aumento dell’8,9% rispetto al 2022, in linea con la media nazionale, ma inferiore rispetto al 10,1% delle regioni del Centro. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic il risultato in Umbria è stato favorito dall’aumento della spesa media per famiglia, più alta rispetto al dato italiano, insieme ai consumi nel settore mobilità. Si mostrano resilienti alcuni comparti come elettrodomestici e mobili rispetto al calo registrato a livello nazionale.
“Al traino della crescita contribuiscono soprattutto i comparti legati alla mobilità – spiega Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – con aumenti della spesa del 20,2%, per le auto usate (359 milioni di euro di spesa totale), uno dei mercati più dinamici rispetto alla media nazionale e all’area di riferimento. Più contenuta la crescita nel nuovo (+17,5%, 263 milioni) e nelle due ruote (+16,6%, 31 milioni). In crescita e migliore rispetto alla media nazionale pure la spesa per elettrodomestici di piccola e grande taglia (+4,7%, 85 milioni). Tengono anche i mobili (+1,1%, 299 milioni)”.
In linea con il resto del Paese risultano invece in calo gli acquisti di telefonia (-3%), per elettronica di consumo (-30,2%) e information technology (-4,9%).
In generale le famiglie umbre si sono mostrate più decise negli investimenti in beni durevoli e nel 2023 hanno speso 225 euro in più per nucleo rispetto alla media nazionale.
Sul piano provinciale, nella spesa media per famiglia si conferma una distanza tra Perugia e Terni, con il capoluogo che si posizionando al 42esimo posto nella graduatoria delle 107 province italiane (3.145 euro per famiglia) e Terni più indietro al 59esimo posto, con una spesa di 2.806 euro per nucleo.