“Anche l’ultima data comunicata da più parti, quella del 30 luglio 2023, sembra non essere stata utile per la firma dell’accordo di programma su Acciai Speciali Terni, accordo che a meno di accelerazioni dell’ultimo minuto, sarà rinviato all’autunno, producendo ulteriori ritardi e di conseguenza incertezze nell’intero sistema industriale del territorio”.
Lo afferma in una nota Alessandro Rampiconi, segretario generale della Fiom Cgil di Terni. “Il Mimit – continua Rampiconi – ha disatteso la volontà espressa di coinvolgere nelle discussioni preliminari le organizzazioni sindacali con una convocazione nei primi giorni di luglio, che non è mai avvenuta. Su questo piano potevano lavorare la Regione dell’Umbria e il Comune di Terni che non hanno inteso convocare tavoli istituzionali per affrontare le questioni di merito, come non è mai avvenuto dal cambio di proprietà ad oggi”.
La Fiom continua a ribadire che l’investimento annunciato da Acciai Speciali Terni nelle linee guida del piano industriale è “un record per il sito” e rappresenta “un volano di sviluppo per l’intero territorio”, ma in questo modo “si sta perdendo un’ulteriore opportunità”.
“Come Fiom Cgil di Terni riteniamo che le istituzioni locali debbano fare la propria parte – conclude Rampiconi – anche per gestire le transizioni tecnologiche e ambientali per uno sviluppo sostenibile integrato a favore della competitività delle imprese e della buona occupazione. Rimaniamo con responsabilità in vigile attesa per capire le evoluzioni che ci potranno essere”.