Guerra di comunicati fra Movimento 5 Stelle e Foza Italia dopo l’audizione dei vertici ACEA in seconda commissione regionale, Marco Palazzesi e Roberto Piermatti.
Secondo Andrea Liberati (M5S): “la multiutiliy pone massima attenzione alla nostra regione”.
“Acea – aggiunge Liberati – di cui azionista di maggioranza è il Comune di Roma, è infatti gestore di rilevanti e molteplici attività anche in Umbria: i delegati dell’impresa, sottoposti alle domande dei consiglieri regionali, hanno risposto con parole chiare in II Commissione regionale, confermando l’impegno a investire da noi a tutto campo, con forza, in modo innovativo, mettendo in atto le più sostenibili pratiche ambientali nella gestione dei rifiuti. ”
“Rispetto all’impattante impianto di incenerimento di Terni, voluto a suo tempo da gran parte di sinistra e destra, all’epoca largamente finanziate dall’ex Gruppo Agarini – sottolinea ancora il consigliere M5S –
si parla per la prima volta del suo possibile definitivo superamento, come prefigurato dallo scrivente Gruppo sin dall’agosto 2016.
Un percorso burocratico non certo facile, viste pure le lentezze nella programmazione e nell’attuazione dei Piani da parte di AURI e Regione; un percorso nondimeno sicuramente realizzabile nel medio termine.
“E’ evidente che ci troviamo in un interregno, a cavallo tra passato e futuro, ma la linea è tratteggiata: ACEA ha infatti espresso la volontà di avviare nuovi iter amministrativi per attuare anche in Umbria le politiche ambientali più avanzate, a maggior ragione considerando le criticità di alcuni territori.”
“Partendo subito, considerando la durata di simili procedimenti, sarebbe pure possibile anticipare il 2024, data di scadenza delle autorizzazioni all’incenerimento,
con la possibilità di investire risorse significative su Terni quale futura fabbrica dei materiali e, dunque, sviluppando una virtuosa filiera del recupero, con posti di lavoro qualificati: in questa direzione va intesa la partecipazione di ACEA alla manifestazione di interesse per l’Area di crisi complessa Terni-Narni,
emersa nel corso dell’audizione.
C’è dunque – conclude Liberati – un serio impegno a promuovere pratiche diverse dal passato, andando finalmente oltre la situazione esistente anche ben prima del 2024.”
Di tutt’altro tenore le considerazioni di Raffaele Nevi capogruppo in Regione di Forza Italia.
“Il grillino Liberati è stato completamente spiazzato dalle dichiarazioni dei tecnici di Acea che, sulla base delle domande poste dal sottoscritto, hanno chiaramente detto che non hanno intenzione di ritirare la richiesta di bruciare rifiuti urbani al posto del pulper di cartiera e che Acea non ha minimamente deciso di chiudere l’inceneritore di Terni. Quindi – afferma Nevi – le profezie di Liberati affidate ad interventi stampa, da lui stesso fatti nel mese di aprile scorso circa un imminente ritiro da parte di Acea della richiesta di bruciare rifiuti e addirittura della chiusura del termovalorizzatore di Terni, sono da considerare, ad oggi, promesse non mantenute e di cui dovrà rispondere pubblicamente il Movimento Cinque Stelle. Stamani – conclude Nevi – forse si sono resi conto che un conto sono le chiacchiere e un conto i fatti. Qui c’è tutto il fallimento di un movimento che fonda la sua esistenza su proposte che spesso si dimostrano irrealizzabili. E’ inutile che tenta con il suo comunicato mandato in fretta e furia di confondere la realtà e continuare a prendere in giro i cittadini ternani.”
Immediata la controreplica di Andrea Liberati.
“Le mistificazioni di Raffaele Nevi emergono oggi clamorosamente: ACEA si è mostrata disponibile a lavorare da subito sul piano amministrativo per superare l’attuale assetto impiantistico sia su Terni che Orvieto, come potrà dimostrare inequivocabilmente il resoconto stenografico.
Quindi il sottoscritto – precisa Liberati – non è affatto spiazzato, ma soddisfatto di quanto sostenuto al riguardo, specialmente considerando l’eredità affaristica ricevuta da magna pars di destra e sinistra in Umbria.
Piuttosto Raffaele Nevi potrebbe chiarire se Forza Italia abbia mai ricevuto finanziamenti dall’ex Gruppo Agarini, ossia il soggetto che ha voluto l’inceneritore.
Se sì, credo che Nevi – conclude Liberati – abbia perso un’ottima occasione per stare zitto, eventualmente cospargendosi il capo di cenere”.
Interviene anche Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada:”oggi Acea ha dichiarato di non voler chiudere il termovalorizzatore di Terni, a questo punto – afferma Ferranti – l’atto di indirizzo approvato in Comune a Roma è carta igienica. Sarebbe il caso che il Movimento 5 stelle facesse politica con proposte reali e concrete e non sempre con prposte strumentali e solo volte a cercare consensi. Ad oggi l’ipotesi che era stata paventata dalla regione di bruciare a Terni tutti i rifiuti indifferenziati dell’Umbria è stata sventata grazie a un atto di indirizzo presentato dal gruppo consiliare di Forza Italia che portò a Terni la governatrice Marini a impegnarsi , insieme al sindaco di terni, a non congestionare ulteriormente la situazione ambientale ternana”.