“Gli stabilimenti di San Gemini e Acquasparta, come quelli dell’intero gruppo Acque minerali d’Italia (Ami) vivono una situazione delicata. Ad oggi sono aperte delle trattative che tutti auspichiamo possano concludersi nel più breve tempo possibile e in maniera positiva per la totalità dei lavoratori del gruppo”.
Così Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dei lavoratori, in seguito all’incontro di martedì 28 gennaio, tra il coordinamento dei delegati degli stabilimenti di “Sangemini” e “Amerino” e i segretari generali Dario Bruschi (Fai-Cisl), Michele Greco (Flai-Cgil) e Daniele Marcaccioli (Uila-Uil).
Il coordinamento ha fatto una valutazione sull’andamento dei siti produttivi umbri, analizzando la situazione in cui sono chiamati a lavorare ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori.
“I lavoratori dello stabilimento, così come tutta la delegazione sindacale – aggiungono in una nota – auspicano che dall’incontro del 6 febbraio prossimo alla presenza dell’ad Massimo Pessina, e dell’11 febbraio, in cui è previsto un tavolo di confronto in Regione con l’assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni e l’assessore all’agricoltura con delega alle acque minerali Roberto Morroni, possano giungere notizie concrete e confortanti per lo sviluppo degli stabilimenti e per la salvaguardia occupazionale. Inoltre, le strutture regionali delle organizzazioni sindacali invitano, vista la situazione, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila a chiedere la convocazione del tavolo di coordinamento nazionale con la dirigenza del gruppo”.