Il rapporto Israele-Palestina sarà al centro del Terni Film Festival “e lo avevamo deciso mesi fa – dice Arnaldo Casali, direttore dell’Istess che organizza l’evento – prima che scoppiasse il conflitto del 7 ottobre. Avevamo già invitato, e hanno confermato la loro presenza, registi israeliani e palestinesi come Mohammed Almughanni e Iris Zaki (arabo-israeliana) . Si incontreranno e non sappiamo cosa succederà perché il momento è molto teso. Saranno entrambi al Politeama sabato 18 novembre per un focus su Israele e Palestina”.
Casali lo ha annunciato a margine della conferenza stampa di presentazione del Festival di questa mattina al Cenacolo San Marco, presneti fra gli altri, il vescovo Francesco Antonio Soddu e l’assessore comunale alla cultura, Michela Bordoni.
Il claim di questa edizione è “Breaking Bread”, come il titolo del film che inaugurerà il Festival, sabato 11 novembre. Il regista newyorkese Abel Ferrara presenterà in anteprima questo suo nuovo film, dedicato alla figura di padre Pio e interpretato da Shia LaBeouf e Luca Lionello.
Altra ospite del Festival sarà Kasia Smutniak che presenterà un suo documentario sulla zona rossa in Polonia dalla quale vengono respinti i migranti.
A Terni verrà anche la regista Susanna Nicchiarelli che lo scorso anno era nelle sale con il film “Chiara”, primo film su Santa Chiara. Con la regista anche l’attrice Carlotta Natoli. Verrà proiettato anche il film.
Un focus sugli effetti speciali nel cinema sarà dedicato a Carlo Rambaldi.
“Al mondo lanciamo un messaggio di pace – dice Casali – anche se è diventato politicamente scorretto parlarne perché oggi se sei per la pace ti dicono che sei filo putiniano, che sei di Hamas, ed è una deriva pericolosissima”.
“A Terni vogliamo lanciare un altro messaggio e cioè che “il cinema è una grande eccellenza, Terni è la capitale del cinema – sottolinea Casali – bisogna che la città se ne renda conto. Facciamo rete per rilanciare il cinema a Terni perché è la più grande risorsa che abbiamo e non possiamo continuare ad ignorarla”.