E’ stato il primo romanzo di successo di Andrea Camilleri, edito da Sellerio nel 1992. SI tratta de “La stagione della caccia.”
Un racconto nato dalla fantasia dell’autore che si è basato (lo ha detto domenica sera a Fabio Fazio) su due righe lette fra le 3.000 pagine di due tomi che raccolgono “L’inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia, 1875-1876”. Ed è frutto del lavoro della commissione d’indagine inviata sull’isola dal parlamento italiano. “Ho letto tutte le pagine – ha detto Camilleri – è stata la mia miniera d’oro, da lì ci ho tirato fuori 4 romanzi e un saggio. La stagione della caccia nasce da due battute contenute in questi libroni. Il senatore Cusa, presidente della commissione, domanda al sindaco di un piccolo paese del nisseno se recentemente nel suo paese ci sono stati fatti di sangue. E il sindaco ha risposto:no eccellenza, assolutamente no, fatta eccezione di un farmacista che per amore ha ammazzato 7 persone.”
Da queste due battute Camilleri ha tratto l’ispirazione per un racconto fantastico e avvincente. Infatti l’improvviso ritorno a Vigata di Alfonso (detto Fofò) La Matina coincide con una serie di morti misteriose che decimano la famiglia del marchese Peluso: il capostipite, il nipote, la nuora, poi il figlio quindi il fratello (tornato dall’America) con la di lui moglie, la governante (di colore) e il maggiordomo. E, infine, un barone spiantato che ha dilapidato la sua fortuna al gioco, pure lui parente dei Peluso. Morti sospette che sembrano accidentali o naturali e, soprattutto, non collegabili fra loro, per quanto qualche dubbio possa sorgere. E mai e poi mai che qualcuno potesse pensare al farmacista, così preciso, così professionale,così partecipe. E sarebbero state archiviate come morti accidentali o naturali se l’omicida, alla fine non avesse voluto, lui, confessare, per liberarsi di un peso che era divenuto insostenibile e che lo spingeva a chiedersi: “ne valeva la pena” per vendicarsi dei calci in culo subiti da ragazzino perché si era innamorato proprio di ‘Ntontò Peluso? E se lo domandava ora che la sua vendetta si era consumata con il matrimonio, il possesso del palazzo e lei, ‘Ntontò, che dorme al suo fianco.
Un racconto straordinario e un film realizzato magnificamente con un grande Francesco Scianna nei panni di Fofò e un cast di rilievo con Donatella Finocchiaro, Tommaso Ragno, Ninni Bruschetta (il parroco), Miriam Dalmazio (‘Ntontò), Giorgio Marchesi e Alessio Vassallo.
Successo Auditel con oltre il 30% di share e un picco di 8.701.000 spettatori alle ore 21,45, a bissare il precedente “La mossa del cavallo” che, il 26 febbraio 2018, fu visto da 7.996.000 spettatori (share 32,25%) .. Lo scorso anno però contro Camilleri Canale5 aveva puntato su un dibattito politico (si era alla vigilia delle elezioni) che fu visto soltanto da 1.651.000 spettatori (share 7.59%)
L’AUDITEL DI LUNEDI’
1) Film Tv, “La stagione della caccia – C’era una volta Vigata”, Rai1: 7.115.000 spettatori (share 30,81%) .. “I soliti ignoti” sono stati visti da 5.783.000 spettatori (share 21,19%)
2) Film, “Cado dalle nubi”, Canale5: 3.155.000 spettatori (share 13,78%) .. “Striscia la notizia” è stata vista da 5.103.000 spettatori (share 18,73%)
3) Film, “Safe”, Italia1: 1.640.000 spettatori (share 6,66%)
4) Film, “Litigi d’amore”, Rai3: 979.000 spettatori (share 3,92%)
5) Talk show, “Quarta Repubblica”, Rete4: 958.000 spettatori (share 5,46%)
6) Serie Tv, “Grey’s Anatomy – Stagione 14”, La7: 673.000 spettatori (primo episodio, share 2,54%) , 641.000 spettatori (secondo episodio, share 2,83%)
7) Speciale “Lucci incontra Funari”, Rai2: 588.000 spettatori (share 2,47%)
8) Film, “007 – La morte può attendere”, Tv8: 496.000 spettatori (share 2,20%)
9) Film, “The salvation”, Rai Movie. 437.000 spettatori (share 1,70%)
10) Cooking show, “Pizza Hero”, Canale Nove: 364.000 spettatori (share 1,60%)