Non chiuderà il commissariato di Pizzofalcone. E’ ormai quasi una certezza: si farà una seconda stagione. Il quasi è dovuto al mezzo passo indietro dell’autore dei romanzi dai quali la fiction è stata tratta, ovverosia, Maurizio De Giovanni che in una intervista radiofonica aveva assicurato che la 2^ stagione era già in cantiere e che si sarebbe vista la primavera del 2018. Poi ha tirato il freno a mano con un post pubblicato sul suo profilo facebook: “Be’, anche questa è andata. Sono felice che sia piaciuta a tanti – ha scritto De Giovanni – che qualcuno si sia affezionato a storie e personaggi, e ancora di più che a qualcun altro sia venuta voglia di venire a vedere da vicino questa città o di leggere i romanzi da cui vengono le storie.Qualcosa rispetto ai libri è stata cambiata, certe situazioni dei romanzi erano troppo dure per la televisione, ma altre, forti, profonde, difficili sono rimaste. E di questo devo ringraziare la Rai, non credevo in tanta modernità.
Ora c’è da riflettere su un’eventuale seconda serie. Ci si penserà, magari, nei prossimi giorni. Ci saranno decisioni da prendere, anche da parte del sottoscritto che si è divertito ma anche un po’ stancato.
Vorrei nel frattempo rassicurare moralisti – conclude lo scrittore – profondi critici televisivi non professionisti, sociologi per hobby, urbanisti iperrealisti, esegeti ed eziologi: il telecomando, questo magico strumento che consente di evitare le brutture, continuerà a esistere. Ciao e grazie a tutti. Da domani si ritorna a immaginare nuove storie.”
Le ultime righe sono una risposta alle polemiche sollevate dal quotidiano cattolico “Avvenire” e rilanciate da alcuni esponenti di Area Popolare, fra tutti l’ex ministro Maurizio Lupi, per alcune scene lesbo presenti nella fiction.
“«È troppo se chiediamo alla Rai di Campo dell’Orto di tenere la propaganda della sessualità libera, sia essa etero o omo, fuori dalla prima serata? È proprio necessario che in qualsiasi trasmissione, sia un talk show, un festival canoro, una produzione di Rai Fiction quale che ne sia il genere, commedia o poliziesco, debba contenere scene esplicite di sesso omosessuale? La signora che ha scritto ad Avvenire denunciando la gratuita, non giustificata cioè dall’intreccio narrativo, scena di sesso tra due donne che ha scandalizzato sua figlia nella puntata del 23 gennaio della serie “I bastardi di Pizzofalcone” ha ragione da vendere – scrive Maurizio Lupi – a quell’ora i bambini davanti alla televisione sono tanti. Fino a quando noi cattolici, ma chiunque ancora creda nella funzione educativa della famiglia, dovremo finanziare con il nostro canone l’incontinenza visiva e le pulsioni ideologiche e non solo di registi e autori pagati con il denaro pubblico?». Serafica la risposta, su Twitter di Alessandro Gassmann, l’ispettore Lojacono della serie: “«Voglio ringraziare l’Avvenire per la polemica sulle scene lesbo di Pizzofalcone! Portano bene! A lunedì!!».
Altri due indizi, comunque, che fanno una prova, che ci sarà una seconda stagione sono venuti proprio dalla conclusione dell’ultimo episodio: il primo è stato l’annuncio dato dal questore che il commissariato resterà operativo per almeno altri 6 mesi e il secondo è che da riportare a casa il bambino che è stato rapito e che è stato visto, vivo, in un collegamento tv, durante i festeggiamenti per l’ultimo dell’anno.
PER I DATI AUDITEL DI LUNEDI’ CI LIMITIAMO A QUELLI PIU’ SIGNIFICATIVI
1) Fiction, “I bastardi di Pizzofalcone” , Rai1: 6.948.000 spettatori (share 26,78%) .. In precedenza, “Affari Tuoi” è stato visto da 4.492.000 spettatori (share 16,07%) .. La puntata de “L’eredità” è stata vista da 5.591.000 spettatori (share 26,75%)
2) Reality, “L’isola dei famosi” , Canale5: 3.780.000 spettatori (share 18,88%) .. In precedenza, “Striscia la notizia” è stata vista da 6.305.000 spettatori (share 22,48%) .. La puntata di “Avanti un altro” è stata vista da 4.051.000 spettatori (share 19,80%)