Chi va a lavorare in bicicletta, o in monopattino, andrebbe incentivato. Contribuisce a una mobilità sostenibile, non inquinando.
Nasce da qui l’appello lanciato da alcuni lavoratori del gruppo Arvedi, Acciai Speciali Terni. E non per un capriccio.
“Siamo costretti a parcheggiare biciclette, bici elettriche e monopattini fuori dallo stabilimento in parcheggi non custoditi e il risultato è che in questi ultimi mesi ne sono spariti a ripetizione. Soprattutto i mezzi più appetibili, le bici elettriche e i monopattini, l’ultimo qualche giorno fa”.
“Non sappiamo più a chi appellarci e andiamo a lavorare con il dubbio se, all’uscita dal turno, ritroveremo o meno la bici o il monopattino”.
LA RICHIESTA
“Può l’azienda offrire un parcheggio sicuro a chi va a lavorare in bicicletta?”
Non è chiedere la luna. Magari il nuovo direttore del personale, Cosimo Liurgo, può prendersi a cuore la questione e trovare la soluzione.