“Il livello del costo dell’energia elettrica in Italia, tre volte superiore a quello di altri paesi europei dove sono basati i concorrenti di Aast, sta condizionando il piano di rilancio dello stabilimento umbro, vanificando gli sforzi di efficientamento fin qui compiuti ed i benefici degli ingenti investimenti già realizzati dalla gestione Arvedi”.
Lo si legge in una nota di Arvedi-Ast con la quale si conferma la settimana di cassa integrazione con lo spegnimento di un forno.
“Nonostante l’adozione di misure drastiche – sostiene Aast – come l’acquisto di bramme asiatiche per compensare l’incremento dei costi, il divario di competitività permane non solo nei confronti dei produttori asiatici ma anche verso gli altri produttori siderurgici europei che beneficiano di costi energetici sensibilmente più bassi”.
Secondo Arvedi “una soluzione è a portata di mano, consentire ad Acciai Speciali Terni di ripristinare le condizioni originali di autoproduzione grazie al collegamento diretto, già esistente, con la centrale Enel di Galleto”.