Si è svolto oggi a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, l’atteso tavolo di confronto sull’Ast di Terni. I rappresententi delle istituzioni umbre, guidati dalla Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e dal Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, presente anche l’assessore umbro alla Competitività del sistema produttivo, Fabio Paparelli, hanno registrato “una oggettiva continuità degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all’attuazione dell’accordo sottoscritto nel dicembre 2014 per le acciaierie ternane”.
I rappresentanti istituzionali hanno detto di aver valutato positivamente i risultati fin qui raggiunti, e soprattutto le affermazioni di Peter Sauer, delle relazioni esterne ThyssenKrupp, che ha assicurato l’impegno a lungo termine rispetto alle prospettive ed al futuro di Ast. “Abbiamo apprezzato inoltre – hanno rilevato gli amministratori locali – la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza tecnologica degli impianti, che quelli con riferimento alla realizzazione della nuova linea 6”. Marini, Di Girolamo e Paparelli, hanno ribadito la centralita’ della siderurgia per l’Umbria e per il Paese, anche nel progetto di rilancio della manifattura nell’area ternano-narnese oggetto di confronto tra Regione e Ministero dello sviluppo economico nell’ottica dell’attivazione dell’area di crisi. Annunciata, infine, la riconvocazione del tavolo, sollecitata dalla Presidente umbra Marini, alla presenza del nuovo amministratore delegato dell’Ast “per discutere – è stato detto – le prospettive di medio e lungo termine”.
Sul vertice di questa mattina si registra una presa di posizione del senatore del Partito Democratico, Gianluca Rossi:”
“Con il nuovo cambio dell’AD di Acciai Speciali Terni si ripropone il tema del destino industriale del sito siderurgico, che si riassume in alcune questioni: la ThyssenKrupp manterrà un proprio ruolo nel settore della produzione di acciai speciali nel medio-lungo tempo? Quali saranno le scelte rispetto al sito di Terni, in termini di volumi di produzione, commercializzazione, investimenti, destino delle ex società controllate, livelli occupazionali? Cosa significa che la ristrutturazione non è ancora finita? Esiste, e se sì in che termini, la prospettiva di vendere AST? Domande che richiedono risposte e non dichiarazioni di rito o impegni già assunti da Thyssen per AST. Oggi purtroppo non sono arrivate, e non poteva accadere, vista la delegazione della multinazionale tedesca”. Così il senatore Rossi che aggiunge “il trascinarsi di scelte rinviate, investimenti sbagliati, il passaggio a Outokumpu, le accuse di cartello da parte della Commissione Europea, il ritorno a Thyssen di AST, il cambio di strategia gestionale e organizzativa del nuovo management, sono i veri nodi della vicenda e la vera ipoteca sul destino di una delle migliori eccellenze italiane ed europee. In conclusione – afferma il senatore Rossi – è in questo contesto che dobbiamo inserire il futuro di AST, la nuova fase che si è aperta dopo l’ennesimo cambio di management, ma anche il futuro della siderurgia italiana. Mi auguro che le istituzioni, governo nazionale in testa, acquisiscano rapidamente dai vertici di Thyssen risposte certe in questo senso”.
LA FIOM-CGIL
”
Come organizzazioni sindacali, preso atto degli aspetti positivi relativi al bilancio ed al risanamento sul gruppo effettuato, abbiamo ribadito la necessità di chiarire gli assetti societari e di confermare gli impegni assunti su Terni, accompagnando questo percorso con atti concreti, al fine di andare avanti su tutti i temi esposti, per lo sviluppo e il rilancio delle produzioni ternane.
Come Fiom – è scritto in una nota – abbiamo ribadito la necessità di aprire una fase nuova sui temi trattati, attraverso un diverso sistema di relazioni sindacali, utile a discutere e risolvere le criticità ad oggi presenti, a partire dall’organizzazione del lavoro e dei relativi inquadramenti e riconoscimenti professionali.
Da parte di TK sono stati riconfermati gli impegni, escludendo ad oggi ipotesi di vendita del sito di Terni. Riguardo ai mutamenti del mercato europeo e mondiale e alle sfide che dovranno caratterizzare Ast, in un passaggio, il management ThyssenKrupp ha tenuto a precisare che nel Gruppo Thyssen la riorganizzazione non è finita. Su richiesta delle organizzazioni sindacali il management Thyssen presente al Mise, si è assunto l’impegno di programmare entro la fine del mese di maggio, con il nuovo amministratore delegato, un incontro sempre in sede ministeriale per ragionare delle prospettive future del sito ternano.”