In serata l’AST ha diffuso una nota sull’incontro di oggi al Ministero dello sviluppo economico.
L’azienda ribadisce di voler giungere al numero di 2.300 dipendenti.
Assicura investimenti per il prossimo biennio pari a 57 milioni di euro dei quali 20 destinati a misure ambientali.
I volumi produttivi si attesteranno a 940 mila tonnellate annue.
LA NOTA DI AST
L’AD Massimiliano Burelli ha sottolineato i risultati positivi conseguiti nell’anno fiscale 2017–18, in cui si è realizzato un utile di esercizio pari a 98 milioni di Euro e il recente annuncio della casa madre thyssenkrupp che dichiara AST asset strategico e parte del core business della futura thyssenkrupp Materials ag.
Inoltre, il bilancio dei 4 anni del precedente piano industriale si può considerare ampiamente positivo non solo riguardo agli utili, ma anche sul piano degli investimenti, poiché rispetto ai 170 ml Eur pianificati, gli investimenti effettivi sono stati 192 ml.
Burelli ha anche spiegato la difficile situazione creatasi nel mercato europeo dell’acciaio inox a partire da maggio 2018 a causa degli effetti della guerra commerciale tra USA E Cina e della conseguente invasione di prodotti asiatici a basso costo. Questo ha determinato un forte calo dei prezzi e dei volumi degli ordini, che si sta riflettendo negativamente sui volumi produttivi nel primo semestre dell’anno fiscale in corso.
L’azienda ha proposto alle organizzazioni sindacali la discussione di un piano industriale ponte per gli esercizi fiscali 2018/19 e 2019/20 fondato su questi capisaldi:
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Tenendo in considerazione le nuove e difficili condizioni del mercato, volumi produttivi pari alla media dei volumi dei quattro anni precedenti, vale a dire pari a 940mila tonnellate di acciaio liquido annui;
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Investimenti pari a 57ml eur nel biennio, di cui 20ml in misure di tutela ambientale
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Obiettivo di organici a fine biennio pari a 2.300 dipendenti sociali;
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Richiesta di impegno da parte del Governo e di sostegno delle organizzazioni sindacali, per il mantenimento degli incentivi per l’approvvigionamento energetico delle aziende energivore, e di un piano più ampio e articolato di sostegno per il settore siderurgico, alla luce della situazione dei mercati;
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Impegno ad aumentare la capacità produttiva degli impianti di laminazione a freddo del 6% ogni anno mediante investimenti ed attività di miglioramento mirate;
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Flessibilità nell’impiego della forza lavoro, per rispondere alle mutevoli esigenze dei mercati, con l’impiego tempestivo laddove richiesto di straordinari, riallocazione di personale e con la formazione e l’impiego della polivalenza.
Il Governo, sentite le istituzioni territoriali e le parti sociali, ha affermato l’impegno di mettere a disposizione le risorse tecniche ed economiche disponibili per sostenere e sviluppare il settore strategico della produzione di acciaio inox; ha sottolineato la necessità di tenere in considerazione fattori esterni ed indipendenti dalla volontà dell’azienda, con specifico riferimento alle difficoltà dei mercati, nel valutare in termini del piano industriale in discussione; ed ha sostenuto l’impegno a monitorare a breve termine lo sviluppo della discussione in corso, con l’intenzione di programmare un nuovo incontro entro un mese.
AST ha dato la propria disponibilità per un nuovo incontro nel mese di marzo e la volontà di entrare nel merito di un confronto di dettaglio sul piano industriale con l’obiettivo di giungere ad un accordo in tempi ragionevoli, sottolineando altresì che, in attesa che la discussione produca un accordo, l’azienda non può esimersi dal mettere in atto le azioni e gli interventi necessari per gestire in modo efficace il proprio business, secondo le linee strategiche già presentate.