“L’annullamento dell’incontro sul piano industriale, che doveva svolgersi nella mattinata del 20 dicembre 2018, da parte di AST è una cosa vergognosa ed è la testimonianza del bassissimo livello di relazioni sindacali ed industriali che ormai da tempo vige nel sito siderurgico”.
E’ quanto sostengono in un comunicato le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom Cgil , Uilm, Fismic, Ugl e Usb.
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Al di là delle motivazioni del rinvio – aggiungono – non è accettabile che l’azienda, se non per gravi impedimenti, si accorga il giorno precedente delle indisponibilità di alcuni soggetti, rinviando in modo pretestuoso l’incontro.
Probabilmente, non c’è interesse a svolgere l’incontro, per affrontare questioni dirimenti per il sito siderurgico, rimandando sempre date ed appuntamenti con la classica modalità di chi allontana di volta in volta il problema per evitare di affrontarlo.
Ritenendo che tale discussione non possa più essere rinviata, né svolta in luoghi ufficiosi, chiederemo ufficialmente un incontro alla Presidente delle Regione Umbria e alle segreterie nazionali delle nostre organizzazioni per accelerare i tempi in merito al tavolo governativo, anche a fronte delle problematiche presenti.
Al contempo – concludono i sindacati – rispetto alla delicatezza del momento e alle criticità presenti, organizzeremo da subito assemblee con i lavoratori, al rientro dalla fermata natalizia, per condividere le problematiche e mettere in campo le azioni necessarie al fine di sostenere un punto di vista diverso da quello che oggi propone l’azienda”.
Stringata la replica di AST
“In riferimento al mancato incontro con i vertici sindacali nazionali, previsto per il 20 dicembre, l’Azienda precisa che lo spostamento si è reso necessario solo e unicamente per l’impossibilità a partecipare nella data prevista, comunicata da uno dei segretari nazionali. Ogni altro significato attribuito allo slittamento dell’incontro, rischia di essere il tentativo di costruire inutili e sterili polemiche di cui, siamo certi, nessuno sente la necessità”.