“I rapporti fra Italia e Germania sulla giustizia sono solidi, non ci sono mai stati problemi.Domani conto di avere una risposta che individui una strada per arrivare al completamento del percorso della giustizia”.
Lo ha detto il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede che ha partecipato alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell’incendio alla AST di Torino avvenuto 11 anni fa.
Il ministro fa riferimento al fatto che due dirigenti della multinazionale tedesca, condannati in via definitiva, Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, circolino liberi nel loro paese a differenza dei 4 dirigenti italiani che stanno scontando le rispettive pene nei carceri italiani (due a Terni, Marco Pucci e Daniele Moroni).
“C’è una sentenza che dice chiaramente chi sono i colpevoli – ha detto il ministro – questi colpevoli devono pagare per quello che hanno fatto.Il mio impegno con le famiglie è che la giustizia concluda il suo percorso.Purtroppo la richiesta di estradizione fatta in passato non ha avuto successo, ora siamo nella fase in cui si chiede che la pena italiana venga eseguita in Germania.Nell’incontro di domani farò presente alla ministra tedesca l’importanza di questa situazione.Le prime persone che chiedono giustizia sono i famigliari delle vittime, ma questa è la giustizia che vogliono tutti i cittadini italiani”.
“Oggi lo stato è qui con le famiglie – ha ribadito Bonafede – e faccio di tutto perché la giustizia venga riconosciuta.Quando la tragedia è dovuta a negligenza e imperizia, alla volontà di non rispettare le regole, non c’è possibilità di accettare ciò”.
“Non ci fermeremo finché non li vedremo tutti in carcere – ha detto Rosina De Masi, madre di una delle vittime – sono passati 11 anni e siamo ancora in attesa che il percorso giudiziario si compia.Chiediamo al ministro di impegnarsi per fare avere giustizia ai nostri figli”.
Proprio martedì sera il programma tv LE IENE si è occupato della vicenda andando in Germania a cercare l’ex amministratore di AST, Harald Espenhehn.
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