Una determina del comune di Terni del 13 dicembre 2022 prevede l’affidamento in concessione e gestione del complesso del monastero di santa Cecilia, a Collescipoli. Fin qui non ci sarebbe nulla che non va se non fosse che l’edificio non versa in buone condizioni e il comune di Terni non ritiene di intervenire prima di affidare il bene in concessione. Lo sottolinea in una nota l’associazione culturale “L’Astrolabio” che ricorda come i “Volontari di Collescipoli” abbiano ripulito il chiostro di santa Cecilia da calcinacci e erbacce e abbiano constato come le infiltrazioni di acqua piovana dovute alla caditoie intasate abbiano provocato gravi danni, soprattutto nell’ultimo piano dove gli intonaci sono completamente fradici.
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Ora, con la determina del 13 dicembre 2022, si da in concessione il bene senza però “riparare i numerosi danni, precludendo così l’utilizzo di numerose stanze per quelle attività che darebbero valore aggiunto al borgo – sostiene l’associazione culturale – attirando visitatori. Va ricordato che il recupero del bene è costato alle casse pubbliche almeno due milioni di euro”. L’Astrolabio, approfondendo la determina, ha poi constato che i costi di gestione, “oltre al canone mensile di 2.965 euro, comprendono anche gli oneri energetici , di manutenzione e fiscali che prudenzialmente si aggirano intorno ai 15 mila euro. Ci domandiamo, quindi, come può un’associazione sopportare simili oneri, in considerazione anche del fatto che una parte è inutilizzabile visto che è invasa da acque piovane. Per questi motivi chiediamo al comune di Terni di risolvere, prima di dare in concessione il bene, i danni e verificare la sostenibilità del costo di gestione del bene da parte di una singola associazione”.