“Azione Terni, in merito alla questione della clinica e dello stadio di Terni, nel rispetto dell’attuale percorso istituzionale, che vede di fatto il ricorso della Regione Umbria attende la pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) nel merito tecnico-autorizzativo, ritiene che vadano rispettate l’autonomia e la competenza di tale organo dal quale ormai ci aspettiamo un giudizio definitivo sulla vicenda”.
È quanto si legge in una nota diffusa dal partito di Carlo Calenda.
“Tuttavia, ci pare che si sia completamente perso il metodo e l’obiettivo. Quanto al metodo, come denunciamo da tempo, è fondamentale che tutti gli attori – politici, sociali e semplici cittadini – abbassino i toni del confronto. Prendiamo fermamente le distanze da qualsiasi minaccia, intimidazione o atto di violenza rivolto a rappresentanti delle istituzioni, il clima avvelenato ha colpito da ultimo un assessore regionale ma ormai non si tratta di casi isolati ma comuni a chiunque ricopra cariche e che esprimano un punto di vista non gradito ad alcuni. La dialettica politica, anche accesa, è legittima in democrazia, altro è la violenza, moralmente inaccettabile.
In merito all’obiettivo, il tema centrale è la necessità di garantire servizi e prestazioni sanitarie adeguate ai cittadini e non può essere subalterno alle battaglie politiche. Quanto alle strutture private deve valere un principio di equità: se a Perugia è consentita l’esistenza di strutture private convenzionate con il sistema sanitario regionale, la stessa opportunità, a parità di regole, condizioni e nel rispetto della normativa (qualità, trasparenza e accesso ai servizi), non può essere negata alla città di Terni. Le pari opportunità nell’offerta sanitaria non devono dipendere da logiche che penalizzino il nostro territorio. La parità di trattamento tra territori è un diritto, non un privilegio.
Ma il vero punto, che rischia di perdersi nel rumore delle polemiche, è un altro: mentre le – eventuali – strutture private potrebbero scomparire dall’orizzonte, Terni ha bisogno di un nuovo ospedale, e ne ha bisogno ora. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi o guerre di posizione mentre i servizi sanitari si indeboliscono e i cittadini restano senza risposte. La realizzazione del nuovo ospedale di Terni deve essere la priorità, senza attendere che prima si completi l’iter Narni-Amelia. La salute dei cittadini ternani non può essere subordinata a logiche di calendario o di consenso.
Per questo, Azione rilancia con la massima urgenza la costruzione del Nuovo Ospedale di Terni. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi che aggraverebbero la carenza di servizi. La realizzazione del Nuovo Ospedale di Terni deve essere considerata prioritaria, la rete sanitaria del comprensorio ha bisogno di risposte immediate.
Azione Terni chiede quindi tempi certi, decisioni rapide e un piano di realizzazione concreto. Il percorso ideale resta quello del finanziamento pubblico, ma — in subordine e per evitare l’ennesimo nulla di fatto — va considerata anche la strada del partenariato pubblico-privato come avviene per progetti di analoga importanza. L’esempio di Piacenza lo dimostra: un investimento complessivo con oltre la metà delle risorse provenienti da collaborazione pubblico-privata, e un cronoprogramma già avviato verso la fase operativa. Terni merita la stessa accelerazione: chiediamo tempi certi, investimenti definiti e modalità operative che non lascino spazio a rinvii interminabili.
Terni – conclude la nota di Azione – merita la stessa concretezza e la stessa velocità”.