“Oggi è cambiato qualcosa”. Esordisce così il vice sindaco Riccardo Corridore riferendosi alla sua prima volta all’assemblea dell’AURI, su delega del sindaco Bandecchi.
“Tutte le delibere sono sempre state votate all’unanimità, oggi è cambiato qualcosa – ha affermato il vice sindaco – ci è stato sottoposto un adeguamento tariffario, in cui Orvieto ambiente, società presso la quale ASM porta i rifiuti, chiedeva un aumento del 15% che sarebbe ricaduto sulla cittadinanza. Abbiamo allora verbalizzato il voto contrario della città di Terni e la cosa non è stata approvata, c’è stato il rinvio”.
Ma non è la sola cosa nella quale “Terni si è messa di traverso”. Nella stessa assemblea “abbiamo alzato un muro a difesa dei cittadini e del territorio”, ha detto ancora Corridore, “abbiamo votato contro l’impianto di essiccamento dei fanghi”, che è previsto in via Vanzetti. “La regione Umbria per ciò che concerne la provincia di Perugia – ha detto ancora Corridore – si avvale del PNRR per progetti in campo artistico, culturale, sociale e urbanistico, a Terni si accede al PNRR per creare un impianto di essiccamento fanghi. Ho fatto una dichiarazione molto forte, ho detto che votiamo no perché non consentiremo al governo di destra-centro della regione di fare di Terni la fogna dell’Umbria. La delibera in questione non solo non è stata approvata e non è stata rinvita ma è stata rimandata all’assemblea per la discussione, nuovamente, del progetto, progetto, che ad oggi, è stato bloccato”.
Poi ha preso la parola il sindaco Stefano Bandecchi il quale non ha escluso che in un futuro non si possa realizzare questo tipo di impianto però “a Terni dovrebbero arrivare anche 3/400 milioni l’anno, e non è una battuta – ha precisato. Si dà se si riceve – ha aggiunto il sindaco – sennò queste schifezze si vanno a fare da un’altra parte. Si potranno fare delle cose se i cittadini ne avranno i benefici, i ternani per troppo tempo hanno dovuto subire”.
“Vorrei che scriveste – ha aggiunto Bandecchi – che a Terni vorremmo avere maggior rispetto dalla regione. La regione ha due provincie squilibrate che vanno cambiate e lo squilibrio dovrà essere compensato con almeno 350 mila abitanti in questa provincia, come minimo. Ma d’ora in poi – ha avvertito Bandecchi – ci metteremo di traverso in tutto ciò che non darà prestigio o denaro ai ternani”.
“Vorrei che scriveste – afferma ancora Bandecchi – che noi non cambieremo una virgola sui tempi di realizzazione delle cose che stiamo facendo, anche se qualche polpetta avvelenata ci è stata lasciata e l’incapacità di chi ci ha preceduto è ampia”.
Bandecchi si è soffermato poi sul debito che il Comune di Terni ha, per circa 14 milioni, con i fornitori, un centinaio circa. “Sono disponibile a pagarli per gli errori fatti dai loro amici anni fa – ha detto il sindaco – il 65%. Parlerò con tutti uno per uno. Questi signori o accetteranno o perderanno tutto perché adesso non hanno da parlare più con degli amici. Potrebbero accettare anche il 50% perché è un’eresia che non abbiamo accettato il 60%”.