Stefano Bandecchi è a favore della decisione dell’Australia di vietare i social ai minori di 16 anni.
Secondo lui in Italia servirebbe una legge che vieti i social ai minori di 15 anni.
E sulle piattaforme dice: “i profili devono essere prima di tutto verificati e garantiti dalle nostre istituzioni, che dovrebbero relazionarsi direttamente con Google, o Facebook. Non c’è limitazione su ciò che si possa dire in modo aggressivo nei confronti degli altri, soprattutto da parte di profili fake. Se ci fosse una chiara regolamentazione sui profili reali, riconducibili a una carta d’identità – sostiene il sindaco di Terni – ci sarebbe anche una limitazione delle proprie affermazioni; se qualcuno vuole criticarmi, lo faccia pure, con nome e cognome, ma è necessaria una regolamentazione sulla veridicità dei dati nella registrazione sulle piattaforme, è solo con la verifica dei dati che ci si può tutelare adeguatamente.
Dobbiamo rivedere la capacità dei nostri media e non farci ingannare dagli Stati Uniti, usando di più ciò che abbiamo a casa nostra”.
Secondo Bandecchi bisogna dare esempi chiari a chi sbaglia troppo, serve meno lassismo, più educazione e servizio militare di leva per uomini e donne , fino a 12 mesi, cioè serve disciplina nella vita, in famiglia, nel lavoro, nei rapporti sociali”.














